A Buttrio 200mila euro per la manutenzione del Rio Rivolo

Il finanziamento per il Rio Rivolo a Buttrio.

Un finanziamento di 200mila euro per la manutenzione ordinaria del Rio Rivolo, chiesto e ottenuto dal Consorzio di Bonifica Pianura Friulana con il Comune di Buttrio, strettamente collegata al buon funzionamento del bacino di laminazione. E’ quanto annunciato a Buttrio dai vertici dell’ente consortile in occasione dell’incontro con le consulte territoriali dellUdinese, della destra Torre e della sinistra Torre, ossia tre delle nove consulte del Consorzio,  formate dai rappresentanti dei consorziati, dai sindaci e loro delegati delle amministrazioni comunali.

Lopera, inaugurata nel 2014 e gestita dal Consorzio di Bonifica Pianura Friulana, ha evitato conseguenze di eventi di piena importanti – verificatisi a giugno e settembre 2017, maggio e settembre 2019, giugno 2020, settembre 2021, agosto e settembre 2022 -“che avrebbero senz’altro messo sotto pressione l’abitato di Buttrio – informa il sindaco Eliano Bassi -. Da allora nessun problema è emerso; nonostante eventi meteorologici avversi, lopera ha consentito il regolare deflusso delle acque ed evitato esondazioni. Per questo si rende necessaria una corretta manutenzione e la pulizia dell’alveo”.

“La serata a Buttrio è stata un’occasione per informare tutti gli agricoltori rappresentanti delle consulte, nonché i rappresentanti di categoria, sulle opere in corso e in progetto – commenta il sindaco Eliano Bassi – . Nello specifico, per quanto riguarda la sinistra Torre, di cui Buttrio fa parte, a seguito del recente incontro tra sindaci del territorio e il Consorzio con l’assessore regionale Zannier, è stato garantito il finanziamento per la progettazione finalizzata alla successiva pianificazione di interventi irrigui su questo territorio”.

Il sindaco precisa che dall’affollata riunione tenutasi in Municipio non è stato escluso nessuno, come erroneamente sollevato dalla minoranza consiliare di Buttrio: “convocato dal Consorzio, potevano parteciparvi solo i componenti delle consulte. Non si trattava, quindi, di un incontro pubblico aperto a tutti”.