Legno, La Catas di San Giovanni al Natisone compie 50 anni

I nuovi progetti per il futuro.

“Solo il 20% delle nostre imprese si rivolge al Catas: auspico che la percentuale aumenti perché il Centro di San Giovanni al Natisone rappresenta un’eccellenza del Friuli Venezia Giulia che ha saputo crescere anche all’estero in un periodo non certo facile per la nostra economia”. 

Lo ha indicato oggi a Udine l’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione degli eventi previsti, durante l’anno, per festeggiare i primi 50 anni di storia del Catas, l’istituto d’eccellenza per le prove di laboratorio nel settore del legno e dell’arredo, oltre che centro di formazione e ricerca e organismo di certificazione.

Ad illustrarne il lungo percorso, nella sede udinese della Camera di Commercio di Pordenone-Udine che è la principale azionista del laboratorio, sono intervenuti, fra gli altri, il presidente camerale Giovanni Da Pozzo e il presidente del Catas, Bernardino Ceccarelli.

“Catas è nato dallo spirito dell’imprenditoria dell’epoca, alla fine degli Sessanta – ha ricordato Bini – e oggi è necessario ritrovare proprio quello spirito in un momento storico in cui gli indicatori economici non sono positivi. È indispensabile creare un collegamento forte, come funzionava allora, fra associazioni di categoria, imprenditori e istituzioni per ridare valore all’economia e ai lavoratori”.

“Solo il 20% delle imprese del Fvg si rivolgono a questa importante realtà che deve renderci orgogliosi”, ha infatti riscontrato l’assessore, sostenendo che “nel mondo dell’economia la struttura potrebbe essere degnamente annoverata tra le rappresentanti della nostra regione. Mi farò promotore nei tavoli istituzionali – ha sottolineato – affinché questo valore venga riconosciuto”. 

Fra le iniziative in programma quest’anno per celebrare i 50 anni di Catas rientrano il rinnovamento del sito catas.com, nel quale è stata creata una specifica sezione dedicata all’anniversario, la realizzazione di un logo ad hoc e un calendario di approfondimenti tecnici e seminari particolarmente denso.

Catas ha anche scelto di celebrare questa importante tappa realizzando un fascicolo speciale in collaborazione con il prestigioso National Geographic, una pubblicazione che sarà un diverso biglietto da visita di Catas nel mondo. Il laboratorio ha inoltre incaricato Cerved di realizzare uno studio sulla soddisfazione dei propri clienti, così da poter oggettivamente misurare anche la propria efficacia e i risultati saranno resi noti nel mese di marzo.

Non mancano le iniziative dedicate al territorio, prima fra tutte la collaborazione di Catas al recupero e al mantenimento della Collezione Ciceri di mobili antichi, ospitati dal museo Etnografico del Friuli, e la partecipazione con una propria squadra a Telethon Udine il prossimo dicembre. Il cinquantesimo sarà celebrato anche nella sede di Catas Brianza con una due giorni di porte aperte dedicata agli imprenditori e ai cittadini.

Durante la conferenza stampa è stata annunciata da Andrea Giavon, direttore di Catas, l’inaugurazione del nuovo laboratorio mobili ipertecnologico di oltre 4.300 metri quadrati, in programma il prossimo ottobre, sorto al posto della struttura distrutta nel 2016 da un incendio. “Un edificio – ha rilevato Bini – che è stato ricostruito a tempo di record grazie alle imprese del territorio”.

Con oltre 2000 clienti, Catas ha incrementato il fatturato da 5 milioni di euro nel 2014 a 6 milioni di euro nel 2018 e l’export è cresciuto dal 37% al 43%. Infine, il numero di prove è passato da 45mila nel 2014 a 57mila nel 2018.