Striscione di protesta allo Stringher: “La scuola è degli studenti”

La protesta degli studenti dell’istituto Bonaldo Stringher.

“La scuola è degli studenti”. E’ questo lo striscione di protesta affisso questa mattina vicino al cancello di ingresso dell’istituto Bonaldo Stringher di Udine.

Una nuova protesta degli studenti che si dicono ” pronti a scendere di nuovo in piazza con la partecipazione e il sostegno di oltre 600 giovani iscritti all’Istituto, delle loro famiglie e dei loro genitori, perché crediamo che gli studenti non debbano essere considerati cifre, ma persone“.

La decisione di manifestare è stata presa a inizio anno, “dopo che per mesi le richieste e le problematiche fatte presenti dagli studenti e dai loro rappresentanti sono state continuamente ignorate da parte della dirigenza scolastica – spiegano gli organizzatori – . I preparativi però si sono fermati a marzo, dopo che i rappresentanti d’Istituto, in occasione di convocazioni improvvise da parte del Dirigente scolastico, si sono sentiti osteggiati, fortemente condizionati e minacciati di denuncia all’autorità giudiziaria, nel tentativo di ostacolare la loro azione di rappresentanza degli interessi degli studenti”.

“Con grande coraggio nell’ultima settimana – proseguono gli studenti – i rappresentanti hanno deciso di reagire all’ostruzionismo del Dirigente scolastico e di non rimanere passivi di fronte alla continua negazione delle esigenze e delle proposte degli studenti e per questo hanno chiesto un tempestivo intervento dell’Ufficio Scolastico Regionale. Ad oggi risulta il nulla di fatto”.


“Avevamo seguito tutto l’iter burocratico, comunicando con congruo anticipo la richiesta di riunirci in assemblea, il consiglio d’Istituto aveva accettato il programma e la partecipazione di soggetti ed enti conosciuti a livello regionale, nazionale, internazionale, ma ci siamo visti comunque rifiutare l’Assemblea” dichiara il rappresentante d’istituto Leonardo Torossi – . “Non trovo plausibile e accettabile che si arrivi sempre a questo punto, evidentemente tra promesse e azioni non c’è un minimo di coerenza” e conclude “Dispiace essere avvisati che lo striscione verrà rimosso domani. Lo striscione era ed è uno manifesto simbolico, inoffensivo e allo stesso tempo emblematico.”