Ancora un decesso nella casa di riposo di Paluzza: morta una 73enne di Sutrio

Quindicesimo decesso questa mattina a Paluzza.

Si aggrava il bilancio dei decessi causati dal coronavirus nella casa di riposo di Paluzza. Questa mattina è spirata una donna di 73 anni di Sutrio, dove abitava da sola. Si tratta della quindicesima vittima.

Accolta alla “Matteo Brunetti” da metà 2018, “nonostante l’età relativamente anziana – precisano dalla struttura – soffriva già di un importante decadimento cognitivo e di una sclerosi sistemica lieve. Da quando era in struttura, tuttavia, non era mai stata ricoverata in ospedale. Tra i casi Covid-19 positivi di inizio mese, aveva iniziato a presentare una certa criticità dopo Pasqua, pure seguita da una stabilizzazione delle condizioni. Esprimiamo ai familiari più stretti il nostro cordoglio sincero”.

In mezzo all’ennesima brutta notizia, ce ne sono altre per fortuna positive. “Vogliamo, invece, interpretare come un segno di speranza il ritorno in residenza della signora ricoverata dal 6 aprile presso l’Ospedale di Udine e rientrata in struttura in condizioni stabili – spiegano dalla “Brunetti” -. La donna è risultata negativizzata e quindi è clinicamente guarita. È stata accolta nel reparto bonificato in isolamento per la sua massima tutela e per la necessaria precauzione”. Buoni auspici provengono anche dall’esito dei tamponi effettuati ieri su 78 ospiti, 35 dei quali hanno interessato gli ospiti negativi e 43 quelli ospiti positivi, con lo scopo di verificare la loro attuale condizione dopo che è trascorso il periodo di quarantena. “L’esito vede tutti e 35 i negativi confermati tali e 33 dei positivi risultano negativizzati (permangono 10, quindi, i positivi, ndr). Prima di considerare questi ultimi clinicamente guariti vi saranno ulteriori valutazioni e/o esami diagnostici da parte dell’equipe medica e/o del Dipartimento di Prevenzione. Tuttavia registriamo un primo e importante segnale di superamento della fase emergenziale”.

Anche tra il personale la situazione è andata normalizzandosi. Solo due casi positivi permangono ancora in isolamento domiciliare per la conclusione del periodo di quarantena.