Sulla nuova strada per il rifugio Marinelli è ancora scontro: “Un progetto inutile e dannoso”

La nuova strada per il rifugio Marinelli.

Non smette di far discutere la questione della nuova strada di accesso al rifugio Marinelli di Collina di Forni Avoltri. Anche oggi, la rimodulazione della viabilità è stata oggetto di un botta e risposta in consiglio regionale.

Come riferito in aula dall’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna, Stefano Zannier, sono principalmente la sicurezza e il sostegno all’attività malghiva i motivi che stanno alla base dei lavori di ripristino della viabilità agro silvo pastorale tra Casera Val Collina e il rifugio Marinelli, in via di realizzazione nel comune di Paluzza. Un intervento da 1,25 milioni di euro, finanziato dalla Protezione civile nell’ambito degli interventi del Commissario delegato per l’emergenza.

L’opera riguarda 8,6 chilometri e si divide in tre lotti, un primo tratto fino a casera Val Collina, un secondo da Val Collina e Collina Grande, il terzo da Casera Plotta al rifugio Marinelli. L’area è già interessata da una viabilità che solo in parte verrà modificata da questa variante con la rinaturalizzazione del vecchio tracciato ad esclusivo uso come percorso di mulattiere. Negli ultimi 600 metri, inoltre, il percorso risale agli anni ’50, come testimoniato da documentazione esistente; il tracciato ha visto ridurre la sua sezione stradale con il depositarsi di detriti nel tempo, che rendono necessaria una semplice ricalibratura.

Mettere in sicurezza e migliorare la viabilità di accesso alle malghe, nonché realizzare una viabilità alternativa per raggiungere il rifugio Marinelli, esclusivamente in caso di emergenza qualora fosse impedito l’accesso da Forni Avoltri, sono gli obiettivi condivisi dall’Amministrazione regionale, che è anche proprietaria di malga Collina Grande e malga Plotta, dove la Regione sta attuando una seria di investimenti di manutenzione straordinaria degli immobili, finalizzati a favorire l’attività malghiva ai fini dell’allevamento”, ha specificato Zannier.

Delucidazioni che, però, non hanno convinto Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l’Autonomia, che definisce il progetto “inutile e dannoso per il suo pesante impatto ambientale“. “Numerose le prese di posizione nettamente negative, a partire da quelle pubblicamente rese da Legambiente e dalla Società Alpina Friulana (peraltro, soggetto proprietario del rifugio Marinelli). Senza dimenticare – aggiunge il consigliere regionale – quelle di numerose persone che vivono e amano quei territori, chiedendo di rinunciare alla realizzazione dei nuovi passaggi transitabili da parte di automezzi per scongiurare i pericoli e le conseguenze negative che ne deriverebbero”.

“Riteniamo sia fondamentale – conclude Moretuzzo – andare fino in fondo e per questa ragione, con il sostegno anche degli altri Gruppi di minoranza, abbiamo richiesto un’audizione dei soggetti interessati in sede di IV Commissione consiliare. In quell’occasione, che da regolamento dovrà essere calendarizzata in tempi brevi, entreremo nel merito di alcune questioni più tecniche”.