Su 12milioni investiti per le lingue minoritarie solo 200mila vanno al friulano

L’appello dell’Arlef sulla lingua friulana.

Il presidente dell’Arlef, Eros Cisilino, fa un appello urgente rivolto Governo e all’amministratore delegato Rai, Fabrizio Salini, per evitare che la convenzione Rai possa essere nuovamente prorogata senza che siano corrette le palesi violazioni della normativa di tutela della lingua friulana. Oltre vent’anni fa, infatti lo Stato aveva stabilito di avviare trasmissioni sia radiofoniche che televisive in lingua friulana, ma, al momento, sono previste solo alcune ore di trasmissioni radiofoniche, mentre la convenzione vigente nulla dice sulle trasmissioni televisive.

“Non è più tollerabile la disparità di trattamento che subiscono i cittadini di lingua friulana nella programmazione della Rai regionale. A fine mese scadrà la convenzione tra Governo italiano e Rai relativa alla programmazione sulla Rai regionale. Chiediamo – afferma il presidente dell’ Arlef – pertanto garanzie affinché il Governo, e in particolare il ministro competente, Stefano Patuanelli, intervenga per applicare la legge statale di tutela, ormai vecchia di oltre vent’anni e finora disattesa”.

“Per capire – continua Cisilino – quanto poco è stato fatto finora dalle autorità centrali per la nostra comunità, è sufficiente confrontare i dati del friulano (parlato da oltre 600.000 persone), con quelli dello sloveno (50.000), del ladino (30.000) e del tedesco (300.000). Per il friulano sono previste solo 90 ore annue di radiofonia, mentre per lo sloveno 4.517 ore, per il ladino 352 e per il tedesco 5.300. Se passiamo alle ore di televisione, il friulano è a 0, mentre sono previste 208 ore per lo sloveno, 100 per il ladino e 760 per il tedesco”.

“Per il friulano – sottolinea il presidente dell’Arlef – inoltre, non sono previste trasmissioni di tipo informativo, basilari per la promozione di una lingua minoritaria. Infine, se ci concentriamo sugli investimenti, a fronte di 11.800.000 euro per la sede Rai regionale, solo 200.000 euro vengono investiti per il friulano”.

“Sia ben chiaro – conclude Cisilino – che non chiediamo di rivedere al ribasso le ore per le altre minoranze, ma pretendiamo che siano stanziati idonei fondi per lo meno per garantire al friulano la medesima presenza prevista per la lingua ladina”.