“Dammi 2mila euro”: truffa dello specchietto ai danni di donna di 82 anni

Truffa dello specchietto tentata ai danni di una donna di 82 anni, che chiama i familiari e mette in fuga il truffatore.

Nella giornata di lunedì 8 settembre la polizia locale della Comunità di montagna della Carnia è intervenuta a Villa Santina in seguito alla segnalazione di una cittadina 82enne, residente in un comune limitrofo, vittima di un tentativo di truffa.

La donna, mentre si trovava in auto nei pressi dell’ufficio postale, è stata avvicinata da un uomo che, dopo aver simulato un presunto danneggiamento allo specchietto retrovisore della propria vettura, avrebbe preteso un immediato risarcimento in contanti di 2.000 euro. Non potendo ottenere l’intera somma richiesta, l’uomo ha convinto la vittima a recarsi al vicino ufficio postale, proponendole di prelevare 600 euro, limite massimo consentito dal Postamat.

Nonostante fosse in evidente stato di agitazione, la signora è riuscita a contattare la figlia per raccontarle quanto stava accadendo. Quest’ultima ha subito avvisato il marito, che ha deciso di recarsi sul posto. Venuto a sapere dell’imminente arrivo di un familiare, il truffatore si è dato rapidamente alla fuga.

Trovato il presunto truffatore.

Grazie all’immediata attività investigativa e all’analisi delle immagini di videosorveglianza cittadina, gli agenti della polizia locale sono riusciti a risalire al veicolo utilizzato e a identificarne il conducente: si tratta di un trentenne residente in Sicilia, già noto alle forze dell’ordine e con numerosi precedenti per truffa, tra cui la cosiddetta “truffa dello specchietto”, un raggiro purtroppo molto diffuso, soprattutto ai danni degli anziani, che consiste nel simulare un incidente stradale con danni inesistenti per ottenere un risarcimento immediato in contanti. La vittima ha poi riconosciuto formalmente l’uomo come autore del tentativo di raggiro.

Il comandante del Corpo di polizia locale, commissario superiore Alessandro Tomat, sottolinea l’importanza della prudenza: “È fondamentale mantenere la calma e la lucidità. In presenza di richieste sospette o esorbitanti, invitiamo i cittadini a non scendere a compromessi e a contattare subito le Forze di Polizia chiamando il numero di emergenza 112. Nella maggior parte dei casi questo è sufficiente a mettere in fuga i truffatori, che temono di essere identificati”.