Impennata di morti in Friuli durante il coronavirus, a marzo +14%. L’isola felice di Gorizia

Il rapporto di Istat e Iss.

L‘Istat, insieme all’Istituto Superiore di Sanità, ha prodotto un nuovo rapporto riguardante l’impatto dell’epidemia di coronavirus sulla mortalità totale della popolazione italiana nel primo trimestre del 2020.

In Friuli, si passa da una diminuzione dei decessi del 4,3% nel biennio gennaio-febbraio 2020 – rispetto alla media nello stesso periodo 2015-2019 – ad un aumento del 9,8% nel mese di marzo. La diffusione del virus è avvenuta nell’88,4% dei comuni friulani: i decessi totali tra il 20 febbraio e il 31 marzo 2020 sono stati 1350 rispetto alla media 2015-2019 di 1244. I decessi da coronavirus sarebbero dunque stati 57, il 4,2% del totale. 

Trieste si trova nelle province ad alta diffusione – con valori superiori ai 100 casi ogni 100mila residenti – con il 33,3% dei comuni colpiti e un aumento dei decessi del 2,6% tra gennaio e febbraio 2020 che passa poi ad un aumento del 15,4% nel mese di marzo e 2 decessi Covid sul totale del periodo studiato.

Gorizia è, invece, tra le province a media diffusione – che contano tra i 40 e i 100 casi ogni 100mila residenti-, con tutti i comuni colpiti. La mortalità risulta comunque molto bassa, con una variazione che va dal -2% di gennaio e febbraio al -0,5% di marzo e solo 2 decessi per Covid. Anche Pordenone si trova in questa categoria, con il 94% dei comuni colpiti e una mortalità che varia da -6,7 a 11,4%. Qui sono 17 i decessi dovuti al Covid.

Infine, Udine rientra sempre nelle province a media diffusione: 86,6% dei comuni colpiti, una variazione della mortalità dal -3,7% di gennaio e febbraio al 12,3% di marzo e addirittura 36 decessi per Covid.