Il 17enne, già sottoposto alla misura della messa alla prova in una comunità, è stato bloccato dai Carabinieri
Mattinata movimentata quella dello scorso 18 ottobre in via Cappuccini, dove un giovane di appena 17 anni, di origine straniera e con diversi precedenti alle spalle, è stato arrestato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Pordenone con l’accusa di furto aggravato e tentata rapina impropria.
L’allarme è scattato intorno alle 10, quando una donna ha contattato il Numero Unico di Emergenza 112 segnalando un furto in corso all’interno della propria abitazione. I militari, giunti rapidamente sul posto, si sono messi sulle tracce del sospetto, individuando un giovane in fuga tra le vie limitrofe. Dopo un breve inseguimento, i Carabinieri sono riusciti a bloccarlo e identificarlo: si trattava di un minorenne già noto alle forze dell’ordine e, al momento dei fatti, in quel momento sottoposto alla misura della messa alla prova presso una comunità della provincia.
I due colpi.
Le indagini condotte nell’immediato hanno permesso di ricostruire quanto accaduto. Il ragazzo avrebbe approfittato di una porta lasciata aperta per introdursi nell’abitazione della donna che aveva dato l’allarme, riuscendo a sottrarre una banconota da 50 euro da un portafogli. Sorpreso dai proprietari, si è dato alla fuga.
Ma non si è fermato lì. Poco dopo, sempre nella stessa via, ha tentato un secondo furto: entrato nel cortile di un’altra abitazione, ha cercato di impossessarsi di un ciclomotore parcheggiato. Scoperto anche in questa occasione, ha abbandonato il mezzo cercando di dileguarsi e, mentre fuggiva, ha minacciato il proprietario che lo stava inseguendo.
A fermarlo definitivamente sono stati i Carabinieri, che lo hanno tratto in arresto in flagranza di reato. Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Trieste, il 17enne è stato trasferito in una struttura protetta della provincia triestina. Nei prossimi giorni si svolgerà l’udienza di convalida dell’arresto, durante la quale il giovane potrà fornire la propria versione dei fatti assistito da un avvocato.




