Giovanni Manucci aveva 56 anni.
E’ Giovanni Manucci, 56enne originario di San Vito al Tagliamento, la vittima del tragico incidente avvenuto ieri lungo la Strada Regionale 453, all’altezza di San Daniele del Friuli.
Secondo una prima ricostruzione, ancora al vaglio delle forze dell’ordine, l’incidente è avvenuto poco dopo le 16.30. Manucci, in sella alla sua moto, si è scontrato con una Fiat Punto che arrivava dalla direzione opposta, con a bordo una coppia di anziani di Spilimbergo. L’impatto è stato frontale e violentissimo. Nella carambola è rimasta coinvolta anche una Hyundai Tucson, guidata da un uomo di Ragogna.
A causa dello scontro, la moto e una delle auto hanno preso fuoco nel giro di pochi secondi, probabilmente per la fuoriuscita di carburante dal serbatoio della due ruote. Le fiamme si sono rapidamente propagate, alimentate dalla benzina sull’asfalto.
I soccorsi
Alcuni automobilisti di passaggio hanno tentato di intervenire, ma le fiamme erano già estese. In pochi minuti sono giunte le squadre dei Vigili del Fuoco di Gemona del Friuli e Spilimbergo, insieme al personale sanitario del 118 e ai Carabinieri.
I due anziani della Fiat Punto e il conducente della Hyundai sono riusciti a mettersi in salvo autonomamente, riportando ferite e contusioni. La donna è stata trasportata in elicottero all’ospedale di Udine, mentre l’uomo è stato condotto in ambulanza. I vigili del fuoco hanno domato le fiamme e verificato l’assenza di persone intrappolate nei veicoli.
Per Giovanni Manucci, però, non c’era più nulla da fare: è deceduto sul colpo a causa delle gravi lesioni riportate. Il corpo è stato recuperato solo dopo lo spegnimento dell’incendio.
La vittima
Giovanni Manucci lascia la compagna Tatiana, la mamma Giustina, la sorella Barbara, gli altri cari e tanti amici. Dopo alcune esperienze all’estero, prima in Brasile e poi in Spagna, si era stabilito nuovamente nella sua San Vito al Tagliamento. Lavorava nel settore commerciale della Maschio Gaspardo di Morsano, azienda leader nel settore agricolo. Fuori dal lavoro, era un uomo dalle tante passioni: amava la musica jazz, le moto, la compagnia degli amici, con cui condivideva gite, concerti e momenti semplici, come un calice di vino. Il padre, Pier Giorgio Manucci, figura storica della città, presidente della SOMSI e fondatore del “Premio di poesia della città di San Vito”, era scomparso nel 2013.




