Centrale idroelettrica sull’Isonzo, le preoccupazioni dei residenti

La discussione sulla nuova centrale idroelettrica sull’Isonzo.

Il comitato “Amici per il parco” chiede un incontro con il progettista o il committente per avere maggiori dettagli sui lavori relativi al nuovo impianto idroelettrico, che dovrebbe sorgere lungo il fiume Isonzo. Questa la richiesta da parte del gruppo che cerca di prevenire, tutelare e valorizzare il Parco Naturale sull’Isonzo di Campagnuzza – Sant’Andrea, a seguito della comunicazione da parte del Comune sulla realizzazione effettiva della centrale idroelettrica, denominata “VIII Agosto”.

I dubbi dei residenti.

“Siamo favorevoli all’impiego di energie rinnovabili – ci tiene a sottolineare Giuseppe Sansone, referente del comitato – esprimiamo però le nostre perplessità sulla scelta del sito per la realizzazione della struttura”. Due sono le incertezze principali per il comitato dei cittadini.

La prima è la scelta di eseguire dei lavori in un parco naturale, dove flora e fauna dovrebbero essere tutelate e protette. “Non si rendono conto di che posto stiamo parlando – racconta Sansone – per esempio l’altro giorno stavo scattando delle foto e dalla vasca dove costruiranno un impianto si è alzato in volo un bellissimo airone cenerino”.

La seconda incertezza è che per tutto l’iter, quello che non convince “Amici per il parco” è il metodo con il quale è stato approvata la costruzione dell’impianto. “Lasciamo stare che non si è optato per una ditta locale – afferma Sansone – quello che come gruppo ci preme è che la società vicentina Domus Brenta di Torri di Quartesolo, Vicenza, che eseguirà i lavori, non avrà alcun obbligo per interventi “compensativi” a favore dei goriziani e del Parco“. Il comitato è preoccupato quindi per l’assenza di benefici a fronte di quello che considerano un vero e proprio danno.

“Non avendo il progetto non possiamo capire di che tipo di intervento stiamo parlando e risulta che lo stesso Comune aveva espresso parere contrario – continua Sansone – possiamo definirlo quasi un “evento misterioso” che capita sulla testa dei locali senza sentire il loro parere“.