In Friuli il primo comune che “anticipa” il lockdown: la serrata a Carlino

Carlino “anticipa” il lockdown.

Carlino “anticipa” il lockdown. Visto il numero crescente di contagi nella località della Bassa Friulana – ben 81, su una popolazione di poco più di 2.750 abitanti -, il sindaco Loris Bazzo ha emanato questa mattina un’ordinanza ancor più restrittiva del Dpcm del governo.

Sono sospese le attività sportive amatoriali, con la chiusura della palestra e delle altre strutture comunali. Interdetto anche l’accesso in biblioteca, chiusi i locali nel centro civico di via Marano. Porte sbarrate anche negli spazi presenti all’interno dell’edificio della latteria. Gli ambulatori dei medici di famiglia e dell’infermiere di comunità, invece, continueranno l’attività di servizio al pubblico.

È vietato, inoltre, lo svolgimento di manifestazioni temporanee di ogni tipo in luoghi pubblici, anche all’aperto, così come l’attività e i ritrovi all’interno di circoli culturali pubblici e privati. Vietati piccoli intrattenimenti all’interno e all’esterno dei pubblici esercizi. “L’ordinanza non ha scadenza, dipenderà da noi, dai nostri comportamenti” ha spiegato il sindaco Bazzo, invitando all’uso di mascherina e alle altre misure per arginare il contagio.

La comunità di Carlino è in una situazione di criticità per l’emergenza Covid – commenta il primo cittadino – Ci siamo incontrati con le autorità sanitarie e politiche per discutere dell’aumento di contagi nel corso dell’ultima settimana. È una situazione che per noi è anomala e ci preoccupa”. Il sindaco si scaglia contro chi, a suo dire, avrebbe adottato comportamenti poco responsabili: “Mi riferisco ai focolai che si sono verificati nella nostra comunità per l’importante negligenza da parte di quelle poche persone senza rispetto per la salute e l’incolumità degli altri, che se ne sono fregate nonostante avessero tutta la sintomatologia del Covid”, conclude Bazzo.