Nuovo interrogatorio per Lorena Venier, accusata insieme alla nuora dell’omicidio del figlio Alessandro.
Mercoledì 20 agosto sarà una giornata chiave per le indagini sull’efferato omicidio di Alessandro Venier, il 38enne trovato morto e smembrato il 25 luglio scorso a Gemona. La madre della vittima, Lorena Venier, tornerà davanti al sostituto procuratore per un secondo interrogatorio.
La donna, 61 anni, è accusata insieme alla nuora Mailyn Castro Monsalvo – compagna della vittima – dell’omicidio. Entrambe si trovano attualmente in stato di detenzione. Gli inquirenti intendono chiarire numerosi punti ancora oscuri, a partire dalla dinamica dell’uccisione fino al movente, che sembra intrecciarsi con gravi tensioni familiari e una presunta premeditazione.
Indagini approfondite e nuovi sviluppi
I risultati dell’autopsia hanno confermato che Alessandro Venier ucciso probabilmente per strangolamento. Tuttavia, la difesa della Castro Monsalvo mantiene una linea di cautela, evidenziando l’assenza di segni evidenti sul collo. I risultati tossicologici, attesi nelle prossime settimane, saranno fondamentali per determinare il ruolo dei sedativi e delle dosi di insulina che, secondo quanto dichiarato dalla madre della vittima, sarebbero state somministrate prima della morte.
Il cadavere di Alessandro era stato sezionato in tre parti e ricoperto di calce viva, che ha rallentato ma non compromesso le operazioni di esame. Serviranno ora fino a 60 giorni per il deposito completo dei risultati autoptici, mentre gli esami tossicologici potrebbero richiedere ancora alcune settimane.