Presa la baby gang che terrorizzava i coetanei a Udine

Presa la baby gang di Udine.

La polizia di Stato di Udine ha eseguito 4 misure cautelari emesse dal gip del Tribunale per i minorenni nei confronti di minori ritenuti responsabili di rapine aggravate, tentate rapine, atti persecutori e lesioni personali, in più occasioni, nei confronti di altri coetanei nel capoluogo udinese.

I poliziotti della squadra mobile da ottobre dello scorso anno, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Trieste, hanno avviato un’attività denominata operazione “Generasione Z”, nei confronti di alcuni minorenni responsabili della commissione di rapine, tentate rapine, atti persecutori e lesioni personali, nei confronti di altri coetanei, avvenuti nella città di Udine.

Botte e rapine, erano l’incubo dei ragazzi di Udine: arrestata la baby gang

Le azioni criminose, verificatesi tra l’ottobre 2020 e il febbraio scorso, avvenivano in prevalenza in luoghi frequentati da ragazzi quali fast food, giardini pubblici, stazione delle corriere e treni, e hanno visto quali protagonisti dei giovani minorenni, sia italiani che stranieri, in alcune circostanze con la complicità di ragazzi maggiorenni, che si muovevano in gruppi omogenei e interscambiabili i quali individuavano la loro vittima che, sentendosi minacciata dal “branco”, era costretta a subire passivamente la volontà dei suoi aggressori, al fine di evitare conseguenze ancor più gravi.

Il 26 ottobre 2020 a Udine, all’interno di un noto fast food, dopo aver accerchiato, strattonato e minacciato la vittima, gli autori si impossessarono dei panini che questa aveva appena acquistato nonché del cappellino e delle scarpe che indossava. Il 5 novembre , sempre a Udine, presso un parco comunale, si avvicinarono alla vittima prescelta e dopo averla accerchiata intimorendola, i giovani le strapparono dal collo la catenina che, subito dopo, andarono a rivendere in un vicino compro oro. Il 1 dicembre 2020, presso la stazione delle autocorriere, dopo aver picchiato con sberle, pugni e calci la vittima, gli aggressori gli strapparono dal collo la catenina e si impossessarono altresì di un orecchino e del cellulare, obbligandolo poi ancora, a calci e con fare minaccioso, a salire sull’autobus per allontanarlo dal luogo. Nella circostanza uno degli indagati venne trovato in possesso di un coltello a serramanico.

Tra il mese di dicembre 2020 e gennaio 2021, a Udine, presso la stazione delle autocorriere in più occasioni, la medesima vittima fu presa di mira e molestata da due minori tanto da cagionarle un perdurante stato di paura. In un’altra circostanza venne spintonata contro una delle vetrine, bloccata e colpita al volto con un pugno, per obbligarla a consegnare loro il borsello di marca; una seconda volta minacciata con una pistola finta puntata alla tempia “se non me lo dai ti ammazzo”; una terza volta, colpita con un pugno al volto tanto da provocarle una contusione alla mandibola con una prognosi di 7 giorni, poiché si era rifiutata di commettere un furto di vestiti presso un noto centro commerciale. Il 9 febbraio scorso, presso la stazione dei treni, la vittima veniva accerchiata impedendole di muoversi, e dietro ripetute minacce di una male fisico, gli aggressori si facevano consegnare il monopattino su cui viaggiava e il denaro che aveva con se.

Sulla base degli elementi raccolti il pubblico ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Trieste ha richiesto e ottenuto, delegandone l’esecuzione alla polizia di Stato di Udine, alcune misure cautelari. Sono in fase di esecuzione 2 misure custodiali in Istituti penali minorili nei confronti di due ragazzi di 15 e 16 anni; altri due ragazzi di 15 e 17 anni saranno convocati invece presso Comunità per Minori fuori Regione. Nell’ambito della stessa attività, sono state delegate e in fase di esecuzione le perquisizioni locali e personali nei confronti di altri 10 minori di età compresa tra i 15 ed i 17 anni, coinvolti nelle indagini.