Sparatoria a Udine, restano gravi le condizioni di due dei feriti

Restano gravi le condizioni di Kevin Hudorovic, 23 anni, e di Simone Levacovich, 38, ricoverati in terapia intensiva dopo essere stati colpiti durante la sparatoria avvenuta ieri sera in via della Roggia, nei pressi delle palazzine Ater. La caccia all’uomo che per ore ha tenuto con il fiato sospeso la città si è conclusa all’alba: la Polizia di Stato ha fermato un uomo di circa quarant’anni, ritenuto il presunto autore del gesto.

L’uomo è stato rintracciato nelle prime ore del mattino, al termine di una notte di ricerche serrate coordinate dalla Procura di Udine e condotte dalla Squadra Mobile, con il supporto della Polizia Scientifica e dei Reparti Prevenzione Crimine. Si trova ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.

La ricostruzione.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’episodio è l’epilogo di una violenta lite tra due famiglie, alimentata da vecchie ruggini e mai sopite tensioni. La violenza è esplosa attorno alle 18:30 davanti al “Cafè Decò”, all’altezza del civico 9. Una discussione accesa, minacce, un coltello, poi il gruppo si è spostato poco distante, davanti al civico 5. Ed è lì che uno degli uomini ha estratto una pistola, sparando almeno dieci colpi ad altezza uomo.

Quattro i feriti, due dei quali in modo molto serio: Kevin Hudorovic, colpito all’addome e agli arti inferiori, e Simone Levacovich, anch’egli ferito all’addome. Meno gravi le condizioni del padre di Kevin, Marshel Hudorovic, 50 anni, colpito ai glutei, e del 28enne Alberto Hudorovic, che si sarebbe recato da solo al pronto soccorso.

La scena, avvenuta in pieno pomeriggio, ha generato il panico tra i residenti: urla, spari, persone in fuga. In pochi minuti sono intervenuti Polizia, Carabinieri e sanitari del 118. Gli agenti della Scientifica hanno recuperato sul posto una decina di bossoli, utile elemento per ricostruire l’accaduto.