In Friuli fino a 300mila euro di finanziamenti alle imprese per il coronavirus

Finanziamenti per le imprese e i liberi professionisti.

La Giunta regionale, ha approvato tre delibere che stabiliscono i criteri e le modalità per la concessione dei finanziamenti agevolati e delle garanzie a favore delle imprese danneggiate dal coronavirus.

Le liquidità disponibili per i finanziamenti ammontano a 16,5 milioni di euro: 2,3 a favore delle imprese artigiane e 14,2 per le imprese commerciali, turistiche e di servizio. Le garanzie, assegnate al consorzio di garanzia collettiva dei fidi (Confidi) che svolge attività di prestazione di garanzie per agevolare le imprese nell’accesso ai finanziamenti, sono pari a 9,5 milioni di euro. Oggetto della prima delibera sono i finanziamenti agevolati, che vanno da un minimo di 5.000 a un massimo di 300.000 euro e sono di due tipi: della durata massima di 10 anni per il consolidamento di debiti a breve termine (debiti di durata pari o inferiore a 18 mesi) e della durata massima di 60 mesi per sostenere le esigenze di credito a breve e medio termine.

I finanziamenti agevolati sono concessi al tasso fisso dello 0,5 per cento, ed è abrogato l’obbligo di richiedere garanzie da parte della banca attuatrice (Banca Mediocredito FVG). Possono accedervi anche i liberi professionisti e tutte le imprese dei servizi, incluse quelle del settore dei trasporti. È stata anche introdotta la possibilità di un anno di preammortamento e le istruttorie del Comitato di gestione del Frie, che amministra anche le Sezioni anticrisi, sono state accorciate a 30 giorni.

Le imprese potranno chiedere che il finanziamento per le esigenze di credito a breve o medio termine sia calcolato anche sulla media delle previsioni dei costi ammissibili relativi all’anno in corso e ai prossimi due e non soltanto, come attualmente previsto, sulla media dei consuntivi relativi ai tre anni passati. In aggiunta, sarà possibile chiedere nuovi prestitidelle Sezioni anticrisi anche per chi ne ha già usufruito in passato.

Si considerano danneggiate dalla crisi emergenziale le imprese che attestano una perdita di reddito nel semestre successivo al 23 febbraio 2020. Se la domanda di finanziamento è presentata prima che siano trascorsi sei mesi dalla data del verificarsi della crisi emergenziale, i dati finanziari per il periodo mancante sono stimati sulla base di quelli registrati fino alla data della domanda. Per effettuare il calcolo della perdita di reddito sono previste delle alternative in modo da consentire all’impresa attiva da almeno due anni di scegliere il metodo più adeguato.