Nasce Blossom, la startup del Friuli che aiuta a ripensare le restrizioni

Un’iniziativa innovativa per le attività e le imprese.

Si chiama Blossom ed è un progetto innovativo che promette di cambiare il paradigma delle restrizioni imposte. Le disposizioni e il distanziamento sociale sono interpretati come un’opportunità per comunicare la propria specificità in maniera originale.

Infatti, l’iniziativa rielabora le imposizioni della fase 2 in modo concettuale per non perdere la “corrispondenza di amorosi sensi” tra chi offre e chi fruisce. Ideatori del progetto sono dei professionisti che operano nel
campo dell’architettura, della direzione artistica, della grafica, della scrittura creativa e della sanificazione: Silvia Pedron, Luca Bernardis, Christian Taddio, Francesca Cerno e Damiano Ghini.

Un’operazione di ri-creazione degli spazi, che “sia una deviazione del linguaggio comune, che sposti la semplice risposta alla funzionalità verso una visione più poetica“, commenta Pedron. Il progetto affianca imprenditori e commercianti, musei e istituzioni per interpretare la propria attività alla luce della nuova direttiva, con uno spirito positivo e di novità. Infatti, il prefisso “ri” caratterizza questa innovativa forma di proporsi sul mercato, in cui il team interverrà a seconda delle necessità per risolvere i vari aspetti dal punto di vista architettonico e della comunicazione.

“L’idea è nata nel momento – aggiunge Taddio – in cui ci siamo resi conti che il futuro concede sempre nuove opportunità e che non vogliamo rimanere legati a schemi che non ci saranno e non ci appartengono più, preferiamo quindi gestire noi ciò che faremo e non farci gestire”.