L’ira delle Partite Iva Fvg dopo la zona arancione: “Non paghiamo le tasse”

L’Associazione Partite Iva Fvg propone lo sciopero fiscale.

Pronti allo sciopero fiscale. È la presa di posizione dell’Associazione Partite Iva Friuli Venezia Giulia, dopo che la regione è stata messa in zona arancione “a causa di un algoritmo – spiegano dal sodalizio – che si basa su calcoli che non rispecchiano la reale situazione pandemica. Riteniamo che questo Governo abbia mancato di rispetto non solo al presidente Massimiliano Fedriga e alla nostra regione, ma a tutti i suoi abitanti, trattandoci come una colonia e non come cittadini italiani”.

Il repentino trasferimento da zona gialla a zona arancione, senza un preavviso congruo, alla vigilia di una festività domenicale, ha posto le aziende di ristorazione nella condizione di dover buttare le scorte fatte sulla base delle prenotazioni pervenute – incalza la vicepresidente dell’Associazione, Cristina Pozzo -. Questo stesso Governo si è dimenticato però di sospendere i pagamenti delle Partite Iva relativi ai contributi individuali con scadenza 16 novembre”.

Una decisione che non è andata giù. “Riteniamo vergognoso tale comportamento, ci ripromettiamo di vagliare e quantificare i danni che le aziende della nostra Regione stanno subendo a causa dell’inefficienza di chi dovrebbe tutelare i propri cittadini – aggiunge la vicepresidente -. Chiediamo che venga ripristinata al più presto la legalità e la democrazia, consapevoli che esiste una pandemia e che debbano essere rispettate delle regole, ma che non possono essere legate a calcoli incomprensibili e sfalsati”.

“Chiediamo inoltre – conclude Pozzo – che vengano risarciti da subito i gestori dei pubblici esercizi, così come devono essere sospesi ogni genere di versamento fiscale e contributivo fino a data da destinarsi”.