Un’azienda di San Giorgio nella classifica del Financial Times per la sua crescita

La Nohup di San Giorgio di Nogaro inserita nella classifica del FT.

Nohup, azienda italiana di servizi per il cloud e per la trasformazione digitale ad alto valore aggiunto tecnologico, si conferma una delle società in più rapida crescita in Europa, registrando un aumento dei ricavi del 172%.

Quest’anno rientra infatti nella prestigiosa classifica del Financial Times FT 1000, Europe’s Fastest Growing Companies, la classifica delle aziende europee a più forte crescita realizzata dal principale quotidiano economico del Regno Unito, il Financial Times, e da Statista, società tedesca specializzata in elaborazione dati.

Per la prima volta l’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di aziende presenti in classifica. Dietro questo risultato c’è un’azienda indipendente friulana, di San Giorgio di Nogaro, nata 17 anni fa dall’idea di due informatici. “Il riconoscimento ci onora e ci spinge a fare sempre meglio” – dicono i fondatori, Maria Aiello e Riccardo Fabbri -. Non ci sono solo numeri e bilanci in questo risultato, bensì una storia, la nostra storia di imprenditori, quella del nostro team di talenti e quella delle realtà che ci hanno dimostrato la loro fiducia affidandoci la realizzazione e la gestione dei loro progetti digitali. Una responsabilità, quest’ultima, che sentiamo tutti i giorni”.

Nohup, che oggi conta circa 500 clienti, è alla costante ricerca di nuovo personale specializzato e punta all’assunzione di almeno 10 nuove figure di specialisti nel corso del 2021. Nelle sedi di San Giorgio di Nogaro e di Milano tutto ruota intorno all’innovazione e all’affidabilità dei servizi forniti. In un mondo sempre più piccolo e globale, Nohup resta legata al territorio.

“Teniamo molto ad affiancare nella trasformazione digitale anche le piccole realtà – concludono i fondatori –. Oggi più che mai, la crisi economica provocata dalla pandemia ha messo tutti davanti al dovere di far ripartire l’economia e i consumi. Per noi è una sfida, sappiamo che il cloud, oggi ancora sfruttato solo in minima parte, offre tante opportunità di rilancio e di espansione che le realtà produttive italiane non possono più lasciarsi sfuggire. Inoltre, ci piace offrire a giovani informatici un ambiente di lavoro positivo, stimolante e di levatura internazionale, pur non lasciando l’Italia”.