L’impegno di PrimaCassa per la clientela durante la crisi: “Il Friuli tornerà a sognare”

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Il sostegno di PrimaCassa durante l’emergenza coronavirus.

“Gli impatti economici prodotti dalla diffusione del Covid-19 vedono PrimaCassa Credito Cooperativo Fvg in prima linea per accompagnare i soci e i clienti nel superamento di questo momento di difficoltà, cercando di contribuire a porre i presupposti per una normalizzazione delle attività socio-economiche, nei tempi più brevi possibili”. Parole di Giuseppe Graffi Brunoro, presidente dell’istituto di credito che in Friuli conta 44 filiali e 48.500 clienti. Sono oltre 14.000 i soci, mentre i collaboratori ammontano a 224.

Come avete affrontato l’emergenza coronavirus?

Abbiamo messo in campo proposte e soluzioni a 360 gradi, confermando la massima disponibilità all’ascolto, al servizio e alla solidarietà. L’attivazione è stata immediata. Non solo per mettere in sicurezza i collaboratori della banca sul loro luogo di lavoro, applicando le regole preventive più stringenti, ma anche per continuare a offrire ai soci e ai clienti tutto quel supporto di servizi e consulenza che non poteva restare al palo, salvo vedere aggravarsi ulteriormente la crisi economica già pesante”

In che modo state sostenendo la vostra clientela?

“Varie misure di sostegno, come si sa, sono state introdotte dai Decreti Legge varati dal Governo, ai quali si sono aggiunti alcuni interventi messi a disposizione dal Gruppo bancario cooperativo Cassa Centrale Banca e da PrimaCassa Fvg. Tra questi voglio ricordare il plafond di finanziamento, pari a 50 milioni di euro, riservati alla nostra clientela, con un chiaro obiettivo di supporto, in questa situazione di particolare criticità. Inoltre, la nostra banca ha previsto di intervenire a favore del mondo dell’associazionismo, strumento forte di coesione sociale, erogando anticipatamente, nei primi giorni di aprile, 60 mila euro del progetto Associamoci e stanziando oltre 300 mila euro che possono essere già richiesti dalle associazioni del territorio anche se la loro operatività ordinaria è sospesa”.

Quali le parole d’ordine per i prossimi tempi?

Credo che, per superare le difficoltà che il futuro ci porrà davanti, dovremo affidarci, come da generazioni ben sanno fare le genti friulane, al coraggio, alla voglia di fare, di affrontare i rischi d’impresa e di creare occupazione, alla determinazione e, soprattutto, alla capacità di lavorare, di imparare e di sognare”.