Addio a monsignor Diego Causero, instancabile ambasciatore della Chiesa nel mondo

Monsignor Diego Causero aveva 85 anni.

Addio a monsignor Diego Causero, arcivescovo e diplomatico friulano di lungo corso, spirato venerdì 14 novembre all’ospedale di Udine, dove era stato ricoverato il giorno precedente per una grave infezione. Aveva 85 anni. Le esequie si terranno martedì 18 novembre alle 10.30 nel Duomo di Cividale del Friuli.

L’Arcidiocesi di Udine ha dato l’annuncio con profondo cordoglio, ricordando monsignor Causero come “appassionato diplomatico e solerte studioso”, qualità che ne hanno contraddistinto il lungo e prestigioso servizio alla Chiesa, in Italia e nel mondo.

Le radici in Friuli, la formazione a Roma

Nato a Moimacco nel 1940, Diego Causero intraprese il cammino sacerdotale da giovanissimo, entrando nel Seminario di Udine e poi proseguendo la formazione alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Venne ordinato sacerdote il 7 aprile 1963, nel suo paese natale, dall’allora arcivescovo mons. Giuseppe Zaffonato.

Studioso raffinato, si specializzò in Liturgia e conseguì il dottorato presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo nel 1966. Nei primi anni di ministero non mancò di prestare servizio pastorale, quando possibile, nella parrocchia di Pasian di Prato.

L’ingresso nella diplomazia vaticana

Nel 1969 monsignor Causero intraprese il percorso nella Pontificia Accademia Ecclesiastica e, a partire dal 1973, fu assegnato ai servizi diplomatici della Santa Sede. Operò in diverse missioni, tra cui Nigeria, Spagna, Siria, Australia e Albania, e rappresentò la Santa Sede anche presso le Nazioni Unite.

Il 6 gennaio 1993, Papa Giovanni Paolo II lo consacrò vescovo, affidandogli la sede titolare di Meta (Algeria) e assegnandogli l’incarico di Nunzio apostolico. Iniziò così un’intensa attività diplomatica in Africa, a partire dal Ciad e proseguendo nella Repubblica Centrafricana e nella Repubblica Democratica del Congo fino al 1996.

In prima linea nei momenti chiave della storia

Nel 1999 Causero fu nominato Nunzio apostolico in Siria, incarico che mantenne negli anni delicatissimi che seguirono l’11 settembre e l’inizio del regime di Bashar al-Assad. Fu tra i principali organizzatori del viaggio apostolico di Giovanni Paolo II in Siria nel 2001, un evento storico durante il quale il Papa entrò nella Grande Moschea degli Omayyadi di Damasco, primo Pontefice a farlo.

Nel 2004 fu trasferito nella Repubblica Ceca, dove rimase per sette anni, prima di ricoprire la nunziatura in Svizzera e Liechtenstein fino al 2015, anno in cui lasciò il servizio attivo per raggiunti limiti d’età.

Il ritorno in Friuli

Terminato il suo incarico diplomatico, monsignor Causero tornò nella sua Moimacco, rimanendo vicino alla comunità ecclesiale friulana. Finché la salute glielo permise, fu una presenza costante nelle celebrazioni liturgiche della Collaborazione pastorale di Cividale, amministrando cresime e celebrando Messe. Amato per la sua discrezione e la profondità spirituale, non mancò mai di mettere la sua esperienza al servizio dell’Arcidiocesi di Udine.

Nel dicembre 2020 Diego Causero ricevette il prestigioso Premio Nadal Furlan, alla 42ª edizione della manifestazione promossa dal Circolo Culturale Laurenziano di Buja con il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Udine. Il riconoscimento, consegnato a Moimacco alla presenza delle autorità regionali e comunali, intendeva valorizzare l’unione tra radici locali e impegno globale, un tratto che ha caratterizzato tutta la vita di Causero: dall’infanzia friulana alla lunga carriera diplomatica con la Santa Sede in Africa, medio oriente ed Europa

Negli ultimi anni, segnati da difficoltà di deambulazione, aveva comunque mantenuto un legame vivo con la comunità. La sua morte lascia un grande vuoto tra i fedeli friulani e nella diplomazia vaticana, che perde uno dei suoi interpreti più esperti e appassionati.