Dalla nuova era digitale all’autonomia energetica, come cambierà il volto di Valcanale e Canal del Ferro: pronti 50 progetti

I 47 progetti del nuovo patto fra Valcanale e Canal del Ferro.

Quarantasette progetti, di cui 19 proposti da Comuni ed enti pubblici, tutti pronti per intercettare le risorse del Pnrr, insieme alla prossima programmazione regionale 2021-2027 – per gli enti locali. Sono quindi progetti immediatamente cantierabili, date le rigide scadenze fissate dalla Ue per l’utilizzo dei fondi. 

È l’importante progettualità e la vivacità che stanno dimostrando il Canal del Ferro e la Val Canale, che mercoledì 29 dicembre, alle 10.30, sigleranno a Pontebba, nella sede della Comunità di montagna, il protocollo d’intesa per la “Alleanza per lo Sviluppo del Territorio Canal del Ferro e Val Canale – Ats“. Protagonisti gli attori pubblici e privati dell’area, che con questa firma, daranno vita e regolamenteranno un partenariato locale e selezioneranno i progetti di investimento pubblici funzionali agli obiettivi di sviluppo concertati localmente. In questa fase le schede progettuali che sono arrivate all’Ats consentiranno di delineare la direzione per lo sviluppo territoriale.

Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura, mobilità sostenibile: tutti i filoni di investimento previsti dal Pnrr si ritrovano nelle idee progettuali fatte pervenire alla Comunità di montagna. 

Limitandosi ai progetti comunali, Chiusaforte punta, tra l’altro,  a realizzare impianti fotovoltaici nel compendio dell’ex caserma Zucchi e all’efficientamento energetico e al miglioramento sismico del complesso scolastico; Dogna all’economia digitale e alla rigenerazione dei borghi; Malborghetto, Moggio e Pontebba perseguono l’autonomia energetica degli edifici comunali e la produzione di energia da fonte rinnovabile idrica; a Resia hanno pensato a “La montagna in cattedra”, al miglioramento della viabilità in bosco, oltreché alla ciclovia Alpe Adria dal Fella all’Isonzo. Resiutta vuole assicurare “Non più barriere alla cultura!“, mentre Tarvisio, oltre a progettualità legate all’energia rinnovabile, vuole essere “Città aperta alle disabilità“.

Il Cai Fvg pensa a ristrutturare un bivacco e a sistemare due sentieri; il Consorzio di promozione turistica del Tarvisiano al turismo sostenibile e alla supply chain del prodotto sostenibile integrato; il Parco delle Prealpi Giulie alla biosfera rurale e ad una rete di mobilità elettrica, mentre l’associazione Cramars ha in progetto servizi sperimentali di mobilità in aree rurali. Confindustria Udine crede nella valorizzazione della filiera legno, mentre Idroelettrica Valcanale vorrebbe espandere la rete in fibra ottica nei Comuni e frazioni ancora non connessi e sostituire le linee Mt aeree con quelle interrate. Tra i soggetti promotori dell’Ats c’è anche l’Istituto omnicomprensivo di Tarvisio, con l’idea di Laboratori multidisciplinari e professionalizzanti.