600mila euro per progetti sociali, l’aiuto della Fondazione Friuli contro la crisi

La presentazione del bando welfare di comunità di Fondazione Friuli nella sede di Udine della Regione

Il bando welfare della Fondazione Friuli

Ammontano a 600mila euro le risorse stanziate dalla Fondazione Friuli per il bando welfare di comunità 2023, che andrà a sostenere progetti sociali col fine di promuovere il welfare comunitario quale leva per favorire sul territorio risposte adeguate ai singoli bisogni.

Quest’anno, tra l’altro, oltre al fondo ordinario arrivato alla sesta edizione la Fondazione, presieduta da Giuseppe Morandini, ne ha attivato anche uno straordinario, da 300mila euro, ideato in collaborazione con le Prefetture e affidato alle Caritas diocesane di Udine e di Concordia-Pordenone per contrastare le conseguenze del caro vita sui più deboli.

Per quanto riguarda il bando welfare, le domande dovranno essere presentate entro il 28 febbraio. I progetti, della durata massima di un anno, potranno essere presentati da enti pubblici e privati non profit delle ex province di Udine e Pordenone. Il bando gode della collaborazione dell’Amministrazione regionale e mira a favorire l’accesso ai servizi sociosanitari del territorio.

“Ancora una volta Fondazione Friuli mette a disposizione importanti risorse per il welfare di comunità, a sostegno di progetti sociali innovativi – ha commentato il vicegovernatore del Fvg con delega alla Sanità, Riccardo Riccardi -, facendo uno sforzo intellettuale di non poco conto nell’alveo nelle nuove traiettorie, inevitabili, di una revisione del modello di protezione sociale. La Regione è fortemente impegnata su questo fronte: le risorse che vengono messe a disposizione con il nuovo bando contribuiranno fattivamente alla costruzione del welfare di comunità”.

“Quella in cui viviamo oggi – ha continuato Riccardi -, e nella quale vivremo nei prossimi anni, è una società profondamente mutata rispetto anche al solo recente passato: è molto più fragile, frammentata, con componenti maggiormente deboli rappresentate soprattutto da persone anziane e dai giovani. Un quadro complesso sfaccettato, dove è necessario intervenire a tutto campo: dalla solitudine all’invecchiamento attivo. Viviamo ormai in una condizione di ‘permacrisi‘, ovvero in uno stato di crisi permanente, originata da una concatenazione di eventi difficili che si susseguono rapidamente, spesso sovrapponendosi”.