La storica gestrice del Rifugio Marinelli se ne va.
Cinquant’anni tra le vette, alla guida del rifugio gestito più alto del Friuli: Caterina Tamussin chiude un’avventura di mezzo secolo trascorsa al Rifugio Marinelli e lo fa con un emozionante post di ringraziamento e saluto, che è anche un bilancio di un’esperienza complessa, entusiasmante, faticosa e umanamente ricca come sa esserlo la vita in montagna.
“Il 2025 è stato per me l’anno della fine, l’anno in cui ho deciso, non senza sofferenza e lunga ponderazione, di chiudere quella che per cinquanta estati è stata la mia casa. Sono state estati brevi e lunghissime, divertenti e devastanti, soleggiate, piovose e colme di neve. Ho imparato a fare della resistenza l’unico modo in cui so vivere, diventando parte integrante di quel rifugio, scolpita come roccia nel cuore del Coglians” ha scritto.
Caterina ringrazia tutti coloro che hanno reso speciale questa esperienza: i genitori, Giorgio e Maria Rosa, per i valori trasmessi; chi ha lavorato con lei negli ultimi decenni; chi ha portato piatti, sorrisi e mani aiutanti: “Grazie a tutti quelli che mi hanno aiutata a portare le cose quassù, o che hanno solo chiesto se serviva qualcosa, capendo cosa vuol dire vivere a 2000 mslm. Grazie a tutti i clienti passati di qua. Grazie a chi è stato bene e a chi ha capito me e le mie intenzioni, so che non è sempre facile. La vostra soddisfazione è stata la mia forza. Grazie a chi mi ha criticata, per avermi dato sempre montagne nuove da scalare e spunti per migliorare. Grazie ai maleducati, per avermi mostrato il modo sbagliato per sostenere le mie convinzioni. Ho imparato tanto da voi”.
E infine, il ringraziamento alle “sue” montagne: “Grazie a questo posto per essere esistito sempre, e per sopravvivere a me e a quest’esperienza. Grazie ai monti per avermi sovrastata, alla roccia per avermi ispirata e a questa luce per essere ritornata ogni giorno. Il 2025 è stato per me l’anno della fine. Ma ho capito che cinquant’anni sono pieni di inizi e che non smetteranno mai di arrivare. Grazie a tutto quello che è stato, e a tutto quello che verrà”.
Il grazie di Assorifugi Fvg.
Assorifugi FVG ha voluto celebrare il percorso di Caterina con un messaggio speciale: “Ci sono rifugi che non sono solo luoghi, ma diventano casa, roccia viva, memoria condivisa. Il Rifugio Marinelli è uno di questi, grazie a Caterina. Ha reso il Marinelli non solo un punto d’appoggio, ma un simbolo della montagna vera: dura, accogliente, essenziale. AssoRifugi ringrazia Caterina per aver custodito con amore e resistenza un luogo che è nel cuore di tanti. Il sentiero che hai tracciato continuerà a parlare di te, ad ogni passo. Buon nuovo inizio, Caterina.”




