I video contro le truffe sono in friulano, Catine e gli altri attori parlano agli anziani

Presentato il progetto che unisce Questura di Udine e Arlef.

Le truffe agli anziani rappresentano una fonte di allarme sociale frequente e assumono caratteristiche sempre diverse, colpendo le persone, in particolare quelle sole, sia in ambienti domestici che pubblici. La prevenzione è quindi fondamentale affinché gli anziani, ma non solo, imparino a riconoscere il pericolo e sappiano come comportarsi per non essere raggirati.

Con questo obiettivo, la Questura di Udine ha ideato e realizzato una importante campagna di prevenzione e sensibilizzazione dei cittadini. Per rendere il messaggio dei quattro video che la compongono ancor più efficace e diretto, si è avvalsa dell’importante supporto dell’Arlef, con cui ha siglato un protocollo d’intesa. La campagna si rivolge dunque ai cittadini dei comuni friulanofoni nella loro lingua madre, il friulano.

Quattro video con Catine e Teatro Incerto.

Attraverso quattro diversi spot video, la campagna informativa, del progetto è partner anche il Css Teatro stabile di innovazione del Fvg di Udine – affronta le situazioni di raggiro e insidia più comuni: al bancomat, a casa, al telefono, via email. Ne sono protagonisti altrettanti noti attori friulani: Caterina Tomasulo, ovvero Catine, e Fabiano Fantini, Claudio Moretti, Elvio Scruzzi del Teatro Incerto. Sono loro a fornire, con il sottile humor che li contraddistingue, i consigli per evitare i raggiri.

Nel dettaglio, gli spot si concentrano su alcune delle principali modalità messe in atto dai malviventi per raggirare le persone più deboli, in particolare quelle che avvengono in ambito domestico. Quindi, occhio a “non aprire a sconosciuti che bussano alla porta, anche se si presentano come pubblici funzionari o si dicono addetti alla riscossione di pagamenti”, o a “quanti telefonano per obbligarti a sottoscrivere il contratto di una nuova utenza”. Inoltre, ricorda lo spot dedicato alle frodi sviluppate attraverso il web, “mai comunicare tramite posta elettronica dati bancari o personali”. E al bancomat, continua la campagna, “fai attenzione che nessuno ti stia osservando mentre digiti il Pin”. In tutti i casi, anche in quello di un semplice sospetto, i cittadini sono invitati a contattare subito le forze di polizia. A ribadirlo in ogni video è proprio il Commissario Mara Lessio, della divisione anticrimine della questura di Udine, che invita a chiamare sempre, “senza timore”, il Nue (Numero Unico per le Emergenze) 112.

La campagna di prevenzione sarà veicolata per tutto il mese di luglio anche attraverso i diversi canali social dell’Arlef e i video sono inoltre disponibili sul sito dell’agenzia.

I commenti.

“La polizia di stato – commenta il questore Manuela De Bernardin – è orgogliosa di aver portato a termine con l’Arlef questa campagna di sensibilizzazione diretta alle persone anziane, ma che ha valenza per tutte le fasce d’età, perché accentra l’attenzione su momenti della vita che riguardano tutti, con consigli di cui ognuno dovrebbe fare tesoro per difendere in prima battuta la propria sicurezza. Un atteggiamento vigile, attento e responsabile, può sventare la maggior parte delle insidie in cui si può imbattere nella vita di tutti i giorni ed essere informati e consapevoli dei rischi che ci circondano, delle misure di autoprotezione e degli strumenti di difesa offerti dalle Istituzioni, rende ogni cittadino meno vulnerabile. Le buone prassi di prevenzione devono diventare parte del vivere quotidiano e ringrazio l’Arlef e i bravissimi attori per aver costruito insieme con noi un messaggio accattivante ed efficace, che arriverà al cuore e alla testa di molti.”

“La cultura e la conoscenza sono le basi della prevenzione. Negli spot l’utilizzo del friulano, lingua parlata dalla gran parte delle persone che vivono in questa zona della nostra regione, diventa uno strumento efficace – ha dichiarato l’assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti -. Le istituzioni devono trovare il modo di essere il più vicino alle persone che rappresentano. Di certo la lingua è uno di quei veicoli molto potenti di cui anche la pubblica amministrazione ne deve tener conto, soprattutto in una regione come la nostra in cui convivono ben quattro idiomi. Il fatto poi che il progetto messo in campo dalla questura udinese è stato validato a livello nazionale dal Ministero dell’Interno, è indice che nella nostra regione è stato intrapreso il giusto percorso per la diffusione del messaggio”.

“La scelta di veicolare la comunicazione in friulano, lingua che in particolar modo i cittadini anziani utilizzano quotidianamente – sottolinea il presidente dell’Arlef, Eros Cisilino – garantisce la ricezione chiara del messaggio, li rassicura e, ancor più importante, rafforza il senso di fiducia nelle forze dell’ordine, a cui la campagna invita a rivolgersi senza esitazioni. Sono particolarmente grato al Questore di Udine per aver coinvolto l’Agenzia in questa iniziativa dal forte valore sociale. Auspico che possa essere l’avvio di un percorso di collaborazione sempre più proficuo a favore della sicurezza di tutti i cittadini, perché ovviamente la prudenza non ha età.”