A Lucinico spunta una nuova antenna, scatta la protesta

Nel mirino degli ambientalisti di Gorizia anche le ciclabili del Preval.

Dopo le già denunciata devastazione sul colle di Pubrida, alle spalle di Lucinico a Gorizia, per realizzare un vigneto, ecco che da alcuni giorni a pochi passi dal Santuario della Madonna del Preval svetta imponente un alto pilone per la telefonia mobile. “Nel totale dispregio – denuncia Legambiente isontina – dei valori paesaggistici di quello che si vorrebbe candidare quale sito patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco, l’infrastruttura è realizzata in metallo pienamente riflettente e visibile a chilometri di distanza. Nessuna mimetizzazione, nemmeno un labile tentativo, come invece si è fatto ad esempio sul Carso con le antenne camuffate da pini, con esiti non sempre positivi, ma almeno ci hanno provato”.

Le ciclabili del Preval in degrado.

Ma non è il solo elemento critico nel mirino di Legambiente Gorizia. Già nel 2017 l’associazione ambientalista aveva lanciato l’allarme sul degrado delle ciclabili del Preval con una lettera indirizzata a Regione, Uti e Comuni. Un’importante opera realizzata dall’ex Provincia di Gorizia con un investimento di quasi 4 milioni di euro. “Un vero e proprio scandalo – continuano da Legambiente –, perché si continuano a progettare nuovi itinerari sul territorio e nel frattempo un’estesa rete che dovrebbe essere a servizio del turismo, e della mobilità sostenibile si sta disfacendo nel totale disinteresse. Staccionate divelte, viti ed elementi metallici taglienti esposti, cestini pieni di rifiuti, tavoli e panchine che si stanno disgregando. Ma è veramente questo il biglietto da visita che vogliamo offrire ai turisti?”.