Troppi rischi di contagio, a Gorizia salta il luna park della fiera di Sant’Andrea

Cancellata la presenza del Luna Park a Gorizia.

“Mi dispiace perché c’è tanta voglia di riprenderci un po’ di normalità e di far divertire i bambini ma i rischi sono troppi e credo sarebbe da irresponsabili non tenerne conto”. Risultato, niente luna park.

È direttamente il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, ad annunciare il ridimensionamento della storica manifestazione di Sant’Andrea che, da tempi immemorabili, segna l’avvio delle celebrazioni natalizie in città nella prima domenica di dicembre.

“La scelta – spiegano dal Comune – è arrivata dopo un periodo di riflessione costellato da tentativi di creare le condizioni di per poter accedere alle giostre nella massima sicurezza, ma i rischi di contagi rimangono ancora troppi ed è stato, quindi, inevitabile, fare un passo indietro”.

Ci saranno solo le bancarelle, ma meno del solito.

Ci saranno invece, pur se in numero minore, le bancarelle dal 4 al 6 dicembre. “L’ipotesi prospettata con una delegazione di giostrai un paio di giorni fa, condivisibile sotto molti aspetti, è apparsa critica per gli accessi, assembramenti e la necessità di tamponi agli under 12 – spiega il sindaco che si è confrontato con assessori e maggioranza – e la scelta ritenuta più idonea è stata quella di condividere la già espressa preoccupazione del Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico, ovvero di evitare situazioni rischiose”.

Preoccupa il balzo dei contagi.

Determinante nella scelta dell’amministrazione è stato il balzo dei contagi nelle ultime settimane e la quasi certezza che la situazione pandemica sia destinata a peggiorare nei prossimi giorni sul territorio isontino. Non solo. Anche in Slovenia, da dove arrivavano sempre tantissimi bambini, accompagnati dai genitori per il luna park della fiera di Sant’Andrea, la situazione non è migliore. Anzi. “Quindi – conclude Ziberna – non possiamo permetterci di scherzare con il fuoco: la salute viene al primo posto. Speriamo davvero che sia l’ultimo anno di rinunce e che per il Natale del 2022 tutto sia tornato alla normalità”.