Bottiglie di plastica, polistirolo e retine: la classifica dei rifiuti che finiscono nel mare del Friuli

I rifiuti nel litorale del Friuli.

Hit parade dei rifiuti maggiormente presenti sui litorali vinta, sul fotofinish dalle bottiglie di plastica, seguite dal polistirolo, lasciando terze le “retine di plastica”. A Marano si è conclusa la XXIX edizione nazionale de “Il mare d’inverno”, l’operazione di pulizia delle spiagge che Fare Verde realizza annualmente, per ricordare che l’inquinamento delle coste e dei mari italiani dura 12 mesi l’anno anche se fa notizia solo con la bella stagione, quando il mare serve ai bagnanti ed allo svago.

All’iniziativa, patrocinata dalla Commissione Europea – Rappresentanza per l’Italia, dalla Camera dei Deputati, dal Ministero dell’Ambiente, dalla Guardia Costiera e dal Comune di Marano Lagunare, hanno partecipato il Presidente Nazionale di Fare Verde, Francesco Greco, il sindaco di Marano Lagunare, Mauro Popesso, ed il vicesindaco, Sandro Ceccherini.

La classifica finale dei rifiuti trovati, dopo quattro appuntamenti svolti, è stata vinta, al foto finish, coi risultati registrati a Marano Lagunare, da centinaia di bottiglie di plastica, seguite dal polistirolo, che hanno scalzato e messo al terzo posto le “retine in plastica per mitili”, seguite dai cotton fiock.

Infatti, a Marano Lagunare sono stati raccolti nel complesso 23 sacchi di rifiuti di cui: 12 di oggetti in plastica e ben 400 bottiglie di plastica, 4 sacchi di polistirolo, 5 sacchi di indifferenziato, composto prevalentemente di piccoli pezzi di plastica, polistirolo e materiali vari, 1 sacco di bottiglie di vetro ed 1 sacco di metallo ed alluminio.

Quella di Fare Verde è stata un’iniziativa di sensibilizzazione sociale tesa non a preparare il litorale all’arrivo dei bagnanti, ma per ricordare che il mare e le spiagge non esistono solo con l’arrivo della stagione balneare e subiscono l’inquinamento dell’uomo per 12 mesi l’anno, dovuto principalmente a cattivi comportamenti tesi a lasciare rifiuti sulla battigia o ad eliminarli gettandoli nelle fogne. Inoltre, Fare Verde ha voluto dedicare l’impegno dei propri volontari alla Comunità, dando voce a Madre Natura, con l’Azione oltre che con le proprie Idee.

Il censimento delle forme di inquinamento più diffuse sui litorali è anche l’occasione per proporre soluzioni, come la reintroduzione del “vuoto a rendere”, in linea con la decisione della Commissione UE tesa a rendere obbligatorio il riciclaggio degli imballaggi plastici, sì da ridurre la quantità di rifiuti prodotti e che si riversano in mare creando, stando ai dati de “Il Mare d’Inverno”, un vero e proprio mare di plastica che, frantumandosi in piccoli e piccolissimi pezzetti, finiscono per essere ingeriti dai pesci, scambiandoli per plancton e finendo così sulle nostre tavole.