Raggira una coppia di Ovaro con la finta vendita dell’auto: denunciato

Denunciato un ragazzo di 22 anni.

La polizia locale dell’Unione della Carnia ha nei giorni scorsi deferito all’autorità giudiziaria un ragazzo di ventidue anni, di origine marocchina, F.B., residente in un comune udinese, per aver raggirato una coppia residente in comune di Ovaro. 

La famiglia si era rivolta al Corpo di polizia locale dell’Unione della Carnia in cerca d’aiuto sentendosi raggirata. In breve, dopo aver pubblicato un annuncio su un noto sito di compravendita on line, un ragazzo li aveva subito contattati al fine di vendergli una propria autovettura, ma raggiunto l’accordo e, dopo aver ricevuto il denaro, circa 800 euro, il giovane aveva da subito dimostrato un comportamento anomalo, non presentandosi più agli appuntamenti stabiliti per completare le procedure di regolarizzazione per il passaggio di proprietà e, di fatto, omettendo di consegnare il bene venduto.

Disperati dalla situazione creatasi, considerate le condizioni economiche del nucleo familiare e l’impossibilità di procedere all’acquisto di un altro mezzo di trasporto, pur avendone una reale necessità, i presunti truffati chiedevano supporto all’ufficio di Polizia Giudiziaria che avviava un’indagine a stretto giro, avendo in mano solo i numeri telefonici utilizzati per le trattative.

Incrociando le immagini della video sorveglianza, le banche dati e le descrizioni fatte dai testimoni, si riusciva a dare un volto al presunto truffatore, già noto alle cronache per reati similari. La persona veniva fermata nel primo pomeriggio di sabato 19 settembre nel comune di Tolmezzo, nell’area adiacente all’autostazione.  

Le operazioni volte all’identificazione si protraevano però per alcune ore, considerato che, probabilmente con l’intento di rendere il più difficoltoso possibile le operazioni di polizia, il giovane girava privo dei documenti d’identità, del permesso di soggiorno o di altro documento attestante la regolare presenza nel territorio dello Stato. Al termine degli accertamenti compiuti, oltre alla denuncia per truffa, la persona veniva deferita per il reato dell’immigrazione, non avendo ottemperato, come straniero, a specifica richiesta di agenti di pubblica sicurezza e senza giustificato motivo, all’ordine di esibire i documenti volti all’identificazione e attestazione della regolare presenza nel territorio dello Stato.