Dopo le polemiche, il direttore della casa di riposo di Paluzza rinuncia all’onorificenza di Cavaliere

La rinuncia all’onorificenza di Cavaliere.

Ha deciso di rinunciare all’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica che gli era stata concessa soltanto pochi giorni fa. Alessandro Santoianni, direttore della casa di riposo “Matteo Brunetti” di Paluzza, ha fatto un passo indietro.

È stato lui stesso a comunicarlo. Sulla sua nomina a Cavaliere erano infuriate le polemiche: “Dopo aver ricevuto nella serata del 4 giugno il telegramma con il quale il Quirinale mi ha comunicato il conferimento della onorificenza di Cavaliere da parte del Presidente della Repubblica, ritengo opportuno informare che, già nella serata dello scorso venerdi 5 giugno, ho trasmesso al Capo dello Stato, pur con rammarico, la mia libera rinuncia – racconta Santoianni -. Il profondo rispetto e apprezzamento che porto per il Presidente Mattarella ed in particolare per l’iniziativa intrapresa nei confronti di cittadini che hanno dato prova di coraggio, dedizione e solidarietà durante il periodo dell’emergenza coronavirus, mi hanno indotto a tale determinazione, affinché le sterili e strumentali polemiche sorte attorno al riconoscimento alla mia persona non oscurino sia il valore e il merito dell’iniziativa per la quale il Presidente mi ha ritenuto degno di tale onore che la bontà del motu proprio presidenziale”.

La mia personale rinuncia, infatti, non toglierà il giusto merito attribuito all’impresa che si è svolta a difesa degli anziani nella Casa di Riposo della Parrocchia di San Vito al Tagliamento, attraverso l’onore concesso alla collega Francesca Leschiutta, che resterà ad interpretare il gesto collettivo di tutta la residenza” aggiunge Santoianni. Che poi, entra nel vivo della sua attività alla Matteo Brunetti: “La serietà e la dedizione con cui ho assolto la funzione di direzione della Casa di San Vito al Tagliamento sono state le stesse prodigate nella residenza di Paluzza dove, anzi, le rilevanti criticità hanno richiesto e ottenuto anche un surplus di tempo e impegno. Voglio evitare -aggiunge – che questo riconoscimento determini il turbamento della comunità locale di Paluzza, oltre che l’accostamento del tutto indebito e improprio allo svolgimento delle necessarie verifiche giudiziarie che affronterò, se del caso, con la serenità di chi sa di aver adempiuto ai propri obblighi nel rispetto delle disposizioni ricevute e delle norme vigenti”. “Come ho avuto modo di scrivere al Presidente da parte mia continuerò, Cavaliere o meno, a svolgere il mio lavoro con la convinzione che fare del proprio meglio è semplicemente il mio modo di fare” conclude Santoianni.

Contro la sua nomina a Cavaliere si era scagliato il vicepresidente del Consiglio regionale, Stefano Mazzolini. “Il riconoscimento del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica al direttore della casa di riposo di Paluzza, Alessandro Santoianni, è uno schiaffo ai 16 morti della struttura, a tutte le loro famiglie e ai lavoratori della struttura” aveva tuonato Mazzolini.