Il legame tra Mariuccia Antonini ed Arta Terme.
Martedì sera, il Comune di Arta Terme, insieme a Chiara Gortani, ha consegnato un riconoscimento speciale a Maria “Mariuccia” Antonini, triestina di nascita ed esule istriana, che da 45 anni sceglie Arta come seconda casa, di cui 31 trascorsi all’Albergo Gortani. Un legame che va oltre la semplice vacanza: “Quando ho scoperto il Gortani – ha raccontato – ho trovato una famiglia laboriosa e affettuosa verso gli ospiti. Dopo tanti anni, per me sono diventati come la mia famiglia”.
La vita di Mariuccia porta con sé anche il peso della storia. Nata in Istria, bambina durante gli anni difficili del dopoguerra, ha conosciuto da vicino il dramma dell’esodo e le tensioni di quel periodo. Ne parla con grande dignità, senza mai indulgere nella durezza dei ricordi, ma con la serenità di chi ha saputo trasformare anche le prove più amare in una testimonianza di forza e di speranza.
Proprio questo spirito, che unisce memoria e resilienza, ha reso Mariuccia una figura cara alla comunità di Arta e alla famiglia Gortani, che in lei vede ormai una presenza di casa. Oggi, a 90 anni, riceve l’abbraccio del paese che la considera parte integrante della propria storia, ringraziandola per la fedeltà e per l’esempio di umanità che continua a offrire.
“Quello che oggi celebriamo – ha sottolineato il sindaco di Arta Terme, Andrea Faccin – non è solo la presenza di una persona cara come Mariuccia, ma soprattutto il valore di chi, come la famiglia Gortani, sa instaurare con gli ospiti rapporti così profondi e duraturi. È questo il vero patrimonio di Arta: operatori capaci di trasformare l’accoglienza in legame umano, rendendo ogni soggiorno qualcosa di speciale.”