Torna a splendere l’area archeologica di Ovaro colpita dall’alluvione

Uno dei più grandi complessi battesimanli rurali d’Italia.

L’esondazione del torrente Degano prima e le alluvioni di fine ottobre 2018 avevano sommerso di fango l’intera area archeologica, la chiesa e alcune case non distanti. A breve, grazie ai lavori partiti qualche settimana fa, tornerà al suo splendore la chiesa di San Martino Vescovo a Ovaro (Ud), un sito di grande rilievo per il territorio della Carnia, uno dei più grandiosi complessi battesimali rurali rinvenuti sino ad oggi in Italia.

L’alluvione provocò non pochi danni alle strutture di copertura dell’area e al sistema di illuminazione e di ventilazione del fonte battesimale presente nella chiesa. Ora, grazie alla convenzione siglata tra il commissario delegato della Protezione civile del Fvg e la Soprintendenza, e grazie alla collaborazione con il Comune di Ovaro e della parrocchia della Santissima Trinità, è stato finalmente possibile avviare i lavori nel complesso di San Martino per restituire così al pubblico la piena fruibilità dell’area archeologica e del fonte battesimale.

Ad eseguire l’intervento si stanno occupando l’Unione Società Cooperativa e Vs impianti, mentre a lavori ultimati la ditta Diego Malvestio&C provvederà a terminare la pulizia e il restauro dei resti archeologici in modo da riportare a nuova vita l’importante complesso carnico.