Un anno fa la tragedia dell’ultraleggero a Premariacco. Il padre di Alessandra denuncia la scuola

Nella tragedia dell’ultraleggero caduto a Premariacco morirono Alessandra Freschet e Simone Fant.

A un anno dalla morte di Alessandra Freschet, 15 anni, e dell’istruttore di volo Simone Fant, 31 anni, la Procura di Udine e l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo non hanno ancora chiarito le cause dell’incidente avvenuto il 2 settembre 2024 sull’aviosuperficie di San Mauro.

Quel giorno l’ultraleggero Storch 2.0, pilotato da Fant con a bordo la giovane studentessa del liceo delle scienze applicate dell’Istituto Volta di Udine, si schiantò in un uliveto dopo un tentativo di atterraggio. L’aereo prese fuoco, causando la morte immediata dei due occupanti.

Le indagini, avviate per omicidio colposo, esplorano diverse ipotesi, tra cui errore umano, guasto meccanico o condizioni meteorologiche sfavorevoli. Le perizie sui resti del velivolo sono ancora in corso e i risultati sono attesi tra fine settembre e metà ottobre. Al momento risultano iscritti nel registro degli indagati, a titolo formale, il titolare dell’aviosuperficie e il meccanico responsabile della manutenzione dell’ultraleggero, ma le indagini sono ancora in fase preliminare.

Nel frattempo, come riportato dal Messaggero Veneto, Roberto Freschet, padre di Alessandra, ha presentato una denuncia nei confronti dell’Istituto Volta.

In ricordo di Alessandra e Simone, oggi ci saranno alcune iniziative di commemorazione: alle 8.30 nella chiesa di Roveredo in Piano e alle 19 nella chiesa di Qualso di Reana del Rojale. All’Istituto Volta, inoltre, è previsto un momento privato con studenti e docenti e la cerimonia di assegnazione delle borse di studio istituite a nome della studentessa.