Fvg in zona arancione, sospesi cresime, comunioni e catechismo in Friuli

L’arcivescovo di Udine sospende cresime, comunioni e catechismo.

Stop a catechismo, comunioni e cresime in Friuli. Lo ha deciso l’arcivescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzocato, dopo il passaggio della regione in “zona arancione”.

Monsignor Mazzocato ha sospeso tutte le attività pastorali delle Parrocchie, comprese quelle legate alla catechesi – per ogni fascia d’età – e agli oratori. La decisione è dettata da motivi prudenziali, visti l’andamento dell’emergenza sanitaria e appunto l’ingresso in “zona arancione”. Si consiglia l’adozione di modalità di incontro a distanza.

L’Arcivescovo, in una nota, comunica anche la sospensione della celebrazione di cresime e prime comunioni fino alla permanenza della nostra Regione in zona arancione, ossia fino al 29 novembre 2020. Auspicando un miglioramento della situazione epidemiologica, si invitano le parrocchie a mantenere in calendario le celebrazioni fissate in date successive al 29 novembre. “Le normative imposte dalla “zona arancione” e la criticità della situazione in cui ci troviamo chiedono per la nostra azione pastorale delle scelte responsabili anche se impegnative“, si legge nella comunicazione. “Alcune di esse – come la sospensione del catechismo, il rinvio della celebrazione della prima comunione e della cresima e l’attività di cori – sono dettate dalla prudenza e dalla preoccupazione di evitare tensioni nelle nostre comunità“.

La ripresa delle celebrazioni di tali sacramenti e la ripartenza delle attività pastorali saranno valutate nelle prossime settimane in base all’evoluzione epidemiologica. La nota si conclude con una “calda raccomandazione rivolta a tutti: atteniamoci coscienziosamente a queste indicazioni evitando di muoversi in ordine sparso”. Possono continuare le attività i diversi gruppi scout, secondo le indicazioni diramate dalle associazioni Agesci e Fse. La prosecuzione di tali attività, comunque, va concordata con i parroci delle Parrocchie ospitanti.

Procede anche la celebrazione della Santa Messa domenicale, secondo i protocolli in vigore da maggio 2020.