Proseguono le indagini per risalire ai due aggressori: le immagini delle telecamere della zona potrebbero risultare fondamentali.
E’ caccia ai responsabili dell’aggressione ai danni di due ragazzi trans avvenuta nella notte tra venerdì 25 e sabato 26 luglio, nei pressi dei bagni pubblici del parco Ardito Desio di Udine.
L’aggressione sarebbe nata da un pretesto tanto banale quanto inquietante: l’accusa, da parte di due sconosciuti, di aver utilizzato “il bagno sbagliato”. Una contestazione infondata, considerato che i servizi igienici del parco non sono nemmeno divisi per genere. L’insulto è presto degenerato in violenza fisica, con i due aggressori che si sono scagliati con calci e pugni contro i giovani, provocando loro contusioni tali da rendere necessario l’intervento del pronto soccorso. La comunità LGBTQIA+, il mondo della politica udinese e moltre realtà si sono mobilitate per esprimere vicinanza ai due giovani e condannare l’episodio.
Indagini a tutto campo
I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Udine stanno conducendo indagini serrate per risalire all’identità dei responsabili. Le testimonianze raccolte, compresa quella delle vittime e di diversi presenti, parlano di due giovani già noti alle forze dell’ordine per episodi simili. L’attenzione degli inquirenti si concentra ora sulle immagini di videosorveglianza installate all’esterno del parco, poiché all’interno dell’area verde non ci sono telecamere. Le registrazioni delle uscite del parco potrebbero fornire elementi decisivi.