Fugge con l’auto sulla pista ciclabile e si schianta dopo 600 metri: trasportava 8 clandestini

I controlli della polizia ai valichi con la Slovenia.

La Polizia di Stato della Provincia di Udine, nell’ambito dei servizi di contrasto all’immigrazione clandestina, potenziati anche a seguito dei noti eventi internazionali, con il personale del Settore di  Polizia di Frontiera di Tarvisio, ha conseguito due brillanti risultati in un mese.

Auto in fuga sulla pista ciclabile: arrestato un 21enne.

Il 14 novembre con il ripristino dei controlli alla frontiera con la Slovenia gli agenti in servizio presso il valico di Fusine hanno proceduto al controllo di una Ford Mondeo con targa inglese che, dopo aver finto di fermarsi, con una manovra pericolosa si è data alla fuga a forte velocità in direzione di Tarvisio. Immediatamente le pattuglie presenti sul territorio hanno bloccato tutte le possibili vie di fuga lungo la statale che da Tarvisio porta in Slovenia.

Accortosi della presenza di una pattuglia il veicolo in fuga ha superato quelli che lo precedevano e con una manovra repentina e pericolosa ha evitato la pattuglia e imboccando la pista ciclabile in condizioni di completa oscurità. Gli agenti si mettevano all’inseguimento dello stesso che viaggiava a forte velocità in una situazione di evidente pericolo anche per eventuali utilizzatori della ciclabile. Dopo circa 600 metri l’autista del veicolo in fuga ha perso il controllo del mezzo andando a schiantarsi contro la ringhiera che con l’urto è ceduta esponendo il mezzo al rischio di caduta da un lungo il pendio.  

Gli agenti hanno fermato l’autista un cittadino albanese K.I. di 21 anni che trasportava 8 cittadini iracheni di etnia curda, tra i quali una donna in stato interessante e 5 bambini. Due di questi venivano trovati rinchiusi nel bagagliaio. L’autista è stato tratto in arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aggravata dal fatto di aver fatto viaggiare in condizioni inumane i passeggeri esponendoli a gravi rischio di vita.  L’autorità giudiziaria informata ne disponeva l’accompagnamento in carcere. I trasportati, molto provati, venivano identificati e rifocillati dal personale della Polizia di Frontiera.   

Altri 2 passeur arrestati.

Il18 ottobre scorso una pattuglia della squadra investigativa ha intercettato una BMW con targa svedese proveniente dalla Slovenia. Gli operatori insospettiti hanno proceduto al controllo dei 5 passeggeri, tutti cittadini siriani. Da approfonditi riscontri gli agenti hanno appurato che il proprietario del veicolo, A.T. di 24 anni residente in Svezia era l’unico in regola con i documenti, l’autista A.M.J. era in possesso di una patente di guida danese, documento non valido per fare ingresso in Italia.  I

documenti dei tre passeggeri, dopo scrupolosi accertamenti risultavano essere autentici ma appartenenti a persone diverse da quelle presenti. Autista e proprietario del veicolo sono stati quindi arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed associati in carcere mentre i tre passeggeri denunciati per il reato di sostituzione di persona.

La Polizia di Frontiera di Tarvisio ricorda a tutti che a seguito della sospensione dell’Accordo di Schengen sulla libera circolazione all’interno dei Paese dell’Unione Europea è obbligatorio per l’ingresso in Italia essere muniti di un documento di identificazione valido da esibire alle forze di polizie presenti sulla linea confinaria.