E’ avvenuto in provincia di Pordenone. La donna è ora indagata per omicidio colposo.
Una donna residente in provincia di Pordenone è finita sotto inchiesta con l’accusa di omicidio colposo per la morte del feto che portava in grembo. Secondo quanto emerso, la donna avrebbe fatto uso di sostanze stupefacenti – in particolare cannabinoidi e benzodiazepine – durante la gravidanza, comportamento che secondo i primi accertamenti potrebbe aver contribuito al decesso della piccola.
L’episodio, risalente alla scorsa settimana, è avvenuto in un’abitazione privata. L’Azienda sanitaria Friuli Occidentale ha segnalato il caso alla Polizia dopo l’intervento dei sanitari in seguito a un’emergenza ostetrica. Le condizioni della donna e la morte del feto, una bambina, hanno fatto sorgere dubbi tra i medici, che hanno richiesto accertamenti approfonditi.
Le indagini e l’autopsia.
La Procura della Repubblica di Pordenone ha aperto un fascicolo d’indagine per omicidio colposo e ha disposto l’autopsia sul corpo della neonata. Secondo l’ipotesi investigativa, la causa del decesso potrebbe essere un “distacco intempestivo massivo di placenta in travaglio precipitoso”, una grave complicazione ostetrica. A far sorgere dubbi su quanto realmente avvenuto, ci sarebbe il racconto della donna che presenterebbe molte incongruenze rispetto a quanto accertato dal personale sanitario.
L’autopsia è fissata per sabato mattina all’ospedale civile di Pordenone. Le indagini sono state affidate alla squadra mobile della Questura di Pordenone.