Quando fare benzina in Slovenia e Austria non sempre conviene, la mappa dei distributori più economici in Friuli

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I distributori più convenienti in Friuli.

Con la riapertura dei confini, per molti dei residenti in Friuli è ricominciato “l’esodo” per fare rifornimento in Austria e Slovenia. Nelle prime giornate di libera circolazione, sono tanti i cittadini della nostra regione che hanno superato i valichi per riempire il serbatoio di benzina o gasolio. E per i benzinai friulani, il cui volume d’affari era cresciuto negli scorsi mesi, si è ripresentato il problema della concorrenza con i colleghi austriaci e sloveni.

È, prima di tutto, una questione di prezzi. Oggi, un litro di “verde” o di diesel in Slovenia costa circa un euro al litro. In Austria, ad Arnoldstein il distributore Maurer propone la benzina a 1,090 euro, mentre il diesel costa 1,055. Ancor più conveniente la stazione di servizio comunale di Villach, sempre in territorio austriaco: bastano 0,949 euro per un litro di gasolio e 0,999 per la “verde”.

E in Friuli? Il prezzo medio della benzina, considerando i 10 benzinai più convenienti, in Fvg è di 1,301 euro, stesso importo che si registra a Gorizia. Sul podio delle stazioni di servizio che assicurano più risparmio in Friuli spiccano l’Ip di Viale Venezia a Tavagnacco e la stazione di servizio a marchio Costantin in via Lumignacco a Udine, che propongono la “verde” a 1,299 euro; a ruota, il Conad di via Bardelli a Martignacco, dove la benzina costa 1,305 euro al litro. Nell’Isontino, il risparmio maggiore è assicurato dall’impianto a brand “Gruppo Nord” di Monfalcone (1,319 euro), seguito dall’Oil Italia di Turriaco a 1,347 euro. Sul gradino più basso, molti distributori che offrono un litro di benzina a 1,349 euro: si tratta degli Esso di Gorizia (via Aquileia, via Lungo Isonzo Argentina) e Monfalcone, oltre al Q8 di Ronchi dei Legionari e al Costantin di Staranzano.

L’importo medio di un litro di gasolio in Fvg è pari a 1,188 euro. In Friuli, il prezzo migliore si spunta ancora all’Ip sulla Pontebbana a Tavagnacco (1,179 euro), più staccato il Conad di via Bardelli (1,185). Due stazioni di servizio chiudono il podio: si tratta degli Ip di Martignacco e di quello di Udine sulla tangenziale ovest, dove il diesel ha un prezzo di 1,189 euro al litro. La stazione di servizio più conveniente nell’Isontino è sempre quella del Gruppo Nord di Monfalcone (1,219 euro), seguita dal Q8 di Ronchi dei Legionari (1,239) e dal Trivengas di Mariano del Friuli (1,249). Da tutti questi importi va comunque detratto lo sconto regionale, pari a 21 centesimi per litro di benzina nelle zone più vicine al confine e 14 nelle altre, mentre per il diesel il valore è rispettivamente di 14 e 9 centesimi.

La riapertura dei confini, comunque, ha ridotto i volumi d’affari dei gestori italiani. “Era prevedibile” analizza Bruno Bearzi, carnico, presidente nazionale della Figisc Confcommercio, sindacato dei gestori impianti stradali carburanti. “In Slovenia – prosegue – il prezzo è attorno all’euro da metà aprile, in virtù della fiscalità di vantaggio. L’importo è fissato dallo Stato e cambia ogni due settimane: se il prezzo della materia prima aumenta, lo Stato cala il valore dell’accisa, e viceversa”. E proprio le tasse, comunque, sono buona parte del problema: l’accisa in Slovenia ha un valore attorno ai 50 centesimi, in Italia invece è di 70 cent, ai quali aggiungere anche l’Iva.

La consigliera regionale di Forza Italia, Mara Piccin, ha proposto l’istituzione di una zona franca nei pressi dei confini per evitare scompensi da concorrenza transfrontaliera. Bearzi, però, scarta in partenza l’idea: “Non è fattibile, già il sistema agevolativo della Regione è a rischio perché sotto la lente della Corte Europea. La zona franca è stata tolta 30 anni fa, mi stupisce che un politico non si documenti prima di formulare ipotesi”. Cosa possono fare le istituzioni per i benzinai italiani? “Oltre agli sconti, sono arrivati 1.400 euro a fondo perduto per i gestori degli impianti da parte della Regione. Più di così – dice il numero uno Figisc – credo sia difficile fare”. Secondo lui, il prezzo della benzina attuale non tornerà presto ai livelli pre-Covid.

Da Bearzi arriva un appello ai cittadini del Friuli: “Fatta salva la possibilità di una gita, a un residente di Udine o Cervignano conviene fare tanti chilometri per andare in Slovenia a fare rifornimento, vista la distanza? Ai friulani dico: scegliete i benzinai locali, aiuterete la ripresa economica delle attività e le casse dell’erario”.