Nozze fasulle per avere il permesso di soggiorno a Udine, coppia nei guai

I controlli della questura di Udine.

Contratti di lavoro fittizi per ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno, scattano diverse denunce. Le sanzioni della polizia di stato della questura di Udine nelle ultime settimane nei confronti di alcuni cittadini italiani e stranieri.

Una donna di 28 anni e un uomo di 41 anni di nazionalità turca, sono stati denunciati per false attestazioni. Gli accertamenti permettevano di accertare che la donna si trovava nella nazione di origine quando avrebbe sottoscritto il rapporto di lavoro quale commessa e prestato attività lavorativa come documentato, invece, dalle buste paga fraudolentemente predisposte per l’occasione. Il questore di Udine ha emesso un decreto di rifiuto del soggiorno nei confronti della cittadina turca.

Due coniugi marocchini di 48 e 49 anni, invece, sono stati deferiti perché nel 2017 hanno prodotto istanza di ricongiungimento famigliare di un tredicenne dichiarando che questi fosse loro figlio. Gli accertamenti effettuati presso la nazione di origine hanno acclarato che il bimbo era invece loro nipote.

Una 58enne albanese e due italiani di 50 e 70 anni, invece, sono stati segnalati a seguito della istanza di rinnovo del permesso di soggiorno presentata al Comune di residenza. Questa ha documentato i propri rapporti di lavoro, quale badante, con gli altri due investigati. Gli accertamenti permettevano di accertare inconfutabilmente che la donna si trovava nella nazione di origine, quando avrebbe sottoscritto il rapporto di lavoro e prestato attività lavorativa, come documentato invece dalle buste paga fraudolentemente predisposte per l’occasione. Il questore di Udine ha emesso un decreto di rifiuto del soggiorno nei confronti della straniera.

Tre albanesi e un italiano sono stati segnalati, in quanto uno di essi,un 31enne aveva presentato istanza di rilascio di un soggiorno, quale persona unita civilmente con l’italiano. L’attività d’indagine permetteva di assumere una serie di elementi che permettevano di accertare che il legame in questione era fittizio e finalizzato solo all’ottenimento del titolo al soggiorno. Al fine di dare seguito a quanto descritto sono state predisposte autocertificazioni e comunicazioni fittizie per poter celebrare l’unione civile, avvenuta al Comune di Udine nel 2019. Gli altri due indagati sono i testimoni dell’unione in questione.

Infine, sono stati denunciati un 45enne domenicano ed una 50enne ucraina per aver percepito indebitamente la disoccupazione per la cifra di circa 21.940 euro.