Tagli al personale delle scuole di Udine durante l’emergenza, no della Uil

Il no dello Uil Scuola Fvg per la modifica degli organici.

Il sindacato dal personale che fa capo all’Unione Italiana del Lavoro (Uil Scuola) non è d’accordo per la modifica e per il riequilibrio degli organici rispetto al numero degli iscritti, durante l’emergenza. Questa è un iniziativa da programmare con calma, non all’improvviso e durante la pandemia. “Alcune scuole subirebbero forti tagli. Le più penalizzate sarebbero le province di Udine e Trieste”, ad affermarlo il segretario della Uil Scuola del Friuli Venezia Giulia, Ugo Previti all’esito dell’incontro tenutosi tra le rappresentanze sindacali e il direttore dell’ufficio scolastico regionale Fvg Daniela Beltrame.

“Una simile iniziativa può essere attuata solo nell’arco di qualche anno,dando il tempo alle singole scuole di rimodulare le loro offerte formative e alle famiglie di fare delle scelte educative adeguatamente informate e consapevoli”, aggiunge Previti.

I piani dell’offerta formativa dei vari istituti sono stati appena approvati quest’anno per il triennio 2019-2022. Ciò significa, spiega ancora Previti, che “ormai le scuole hanno già comunicato la loro offerta formativa e le famiglie hanno provveduto alle iscrizioni sulla base della tipologia di servizi che si aspettano di ricevere, tra cui progetti anche di rilievo internazionale come gli Erasmus+ e corsi potenziati”.

L’intento dell’ufficio scolastico sarebbe quello di spostare posti dell’organico “di potenziamento” di alcune scuole per assegnarlo ad altre, anche di diversa provincia, per riequilibrarlo in base al numero degli alunni. “Ma la normativa non prevede più alcuna distinzione tra organico di potenziamento e docenti curricolari. Anzi considera per ciascuna scuola un organico dell’autonomia”, obietta il segretario della Uil Scuola FVG. In questo caso le scuole di alcune province, in particolare gli istituti superiori, subirebbero forti tagli a favore di scuole anche di altre province. Le più penalizzate sarebbero le realtà di Trieste, con 40 tagli, Udine, con 33, e Gorizia, con 16, per un totale di 89 posti in organico in meno.

Tra le ragioni della contrarietà della Uil Scuola alla proposta c’è anche l’attuale situazione di emergenza che richiede “che venga garantita la continuità didattica dei docenti alla ripresa del prossimo anno scolastico”, conclude Previti. La Uil Scuola auspica anche che i trasferimenti del personale vengano tenuti fermi per un anno.