Tradizione e futuro, successo alla premiazione della Camera di commercio

La premiazione.

Una premiazione che, muovendo da una lunga tradizione, guarda al futuro. Un futuro che si annuncia particolarmente complesso e in veloce cambiamento, con la rivoluzione tecnologica che continua a trasformare la nostra società, non senza portarsi dietro carichi di rischi per molti versi ancora sconosciuti. Ma l’innovazione dev’essere una leva di crescita e miglioramento, e l’economia e le imprese ne devono essere protagoniste, anche quelle di un Fvg interconnesso con il mondo.

Su queste considerazioni si è celebrata giovedì 14 novembre, la prima Premiazione dell’economia e dello sviluppo del territorio, per la prima volta è stata realizzata dalla Camera di Commercio di Pordenone-Udine, dopo l’accorpamento, avvenuto lo scorso autunno, tra le Camere dei due territori. È stata dunque una Cerimonia speciale per festeggiare 85 premiati, di cui cinque Targhe dell’Eccellenza, tra imprenditori, lavoratori e personalità che si sono particolarmente distinte, con il loro impegno quotidiano, dentro e fuori dai confini regionali. L’evento è stato condotto dal direttore di Telefriuli Alessandra Salvatori, con interviste alle Targhe dell’eccellenza e all’ospite d’onore, il giornalista e scrittore Federico Rampini, curate dal direttore del Messaggero Veneto Omar Monestier.

Targhe dell’eccellenza che sono state conferite all’Arma dei carabinieri, a Chiara Valduga per il Gruppo Cividale, al Cro di Aviano, all’Associazione Maratonina Udinese e al giovane neurologo Alberto Vogrig. A festeggiare la novantina di premiati, un Teatro Giovanni Da Udine al completo, con in sala le principali personalità del mondo economico e istituzionale del Fvg, oltre ovviamente a tantissimi amici e parenti dei premiati.

A fare gli onori di casa, il presidente della Camera di Commercio Giovanni Da Pozzo, sul palco assieme al sindaco di Udine Pietro Fontanini e all’assessore regionale alle attività produttive Sergio Emidio Bini.

E se Fontanini ha ricordato come questi ultimi siano stati anni positivi per l’economia friulana, dopo anni difficili, lanciando quindi un messaggio di fiducia per il futuro, Da Pozzo (*discorso completo allegato alla mail) ha approfondito i temi della serata, riassunti in una serie di parole chiave, che sono state proiettate sul maxischermo alle sue spalle.

“Questa Premiazione – ha detto Da Pozzo – è un bel momento che ci permette di ricordare come Pordenone e Udine insieme rappresentino oltre il 90% del territorio regionale, l’80% delle imprese, il 70% delle presenze turistiche solo nella provincia di Udine. Inoltre 400 sono le imprese di Pordenone e Udine tra le Top 500 della regione. È un territorio che, nel rispetto delle diversità territoriali e delle comunità, è il motore della nostra regione, un onore ma anche un onere e una responsabilità per il mondo produttivo e associativo delle nostre imprese”. Ma se è giusto parlare di Fvg, “in un’economia globalizzate bisogna avere una visione a 360 gradi – ha aggiunto Da Pozzo –. E infatti, tra le tante parole chiave della Premiazione, una delle più “pesanti” è senza dubbio “globalizzazione”, legata alla geoeconomia mondiale in cerca di nuovi paradigmi”.

Oggi, ha detto Da Pozzo, ci si rende conto che, con la globalizzazione, potrebbe non essere andato tutto come si pensava o come atteso e programmato. La rivoluzione tecnologica corre a un passo difficile da elaborare, la sua portata è dirompente, ma comporta rischi enormi, molti dei quali tuttora ignoti alla maggior parte di noi, tra i quali gli influssi sulla coesione sociale, sulla consapevolezza e l’impegno dei cittadini, sul mercato del lavoro e sulle fondamenta stesse delle nostre organizzazioni sociali.