L’innovazione piace alle start up, Fvg secondo per incidenza in Italia

La crescita delle start up innovative in Fvg.

Continua la crescita delle Startup e delle Pmi innovative in Friuli Venezia Giulia. A nove anni dal lancio della politica nazionale per le startup innovative e a quasi sette dal varo dell’analoga iniziativa in favore delle Pmi innovative, l’impatto prodotto sull’ecosistema italiano dell’innovazione può essere ben rappresentato da alcuni dati contenuti nella Relazione Annuale del Ministro dello Sviluppo Economico al Parlamento sullo stato di attuazione e l’impatto delle policy a sostegno di startup e Pmi innovative diffusa il 2 febbraio. Un report positivo, anche declinato in chiave regionale.

Nel corso del 2020, secondo le analisi dell’Ufficio Studi di Confindustria Udine, il numero delle startup innovative in Fvg, nonostante la pandemia, è cresciuto dell’8,7%,passando dalle 231 del 2019 alle 251 nel 2020. Nel Nord Est l’aumento è stato del 5,9%, in Italia del 10%.

Lo status speciale di Pmi innovativa, introdotto dal decreto legge 3/2015, condivide con il regime agevolativo per le startup innovative buona parte delle misure di supporto. La “svolta espansiva” che ha portato all’introduzione della nozione di Pmi innovativa si basa su una logica sequenziale, per cui startup innovative e Pmi innovative rappresentano due stadi evolutivi di un processo di policy con cui si è inteso non solo agevolare la fase di partenza, ma anche accelerare il rafforzamento e la crescita dimensionale delle imprese caratterizzate da una forte componente tecnologica.

Lo status di Pmi innovativa si distingue tuttavia per alcune differenze nei requisiti d’accesso. Le più significative sono riconducibili all’obbligo di certificazione del bilancio per le Pmi innovative e all’ammontare del valore della produzione annuo che non può superare, per le startup, i 5 milioni mentre per le Pmi innovative il tetto è fissato a 50 milioni, ossia il valore massimo previsto dalla definizione europea di piccola e media impresa. Anche le Pmi innovative in Fvg hanno evidenziato un considerevole incremento percentuale nel 2020, +20,7 %, passando da 29 a 35. A conferma dell’elevata capacità di resilienza e di adattamento, nel 2021 il numero di imprese innovative in Fvg è ulteriormente cresciuto, posizionandosi, alla fine del terzo trimestre, a 256 startup innovative.

La nostra è la seconda regione in Italia con la più elevata incidenza di startup innovative in rapporto al totale delle società di capitali con meno di cinque anni e cinque milioni di fatturato annuo: circa il 5,2% è una startup innovativa. È preceduta dal solo Trentino Alto Adige (5,9%). Segue la Lombardia (5,1%). Con riferimento alle province, Pordenone occupa il terzo posto (5,65%), Udine l’ottavo (5,44%).

Confindustria Udine, prima territoriale in Italia, ha aperto le porte all’iscrizione delle Startup nel 2019. Da allora, sono 54 le Startup iscritte all’Associazione degli industriali di Udine. Il primo passo è stato quello di modificare lo statuto associativo, per permettere a queste aziende del territorio di iscriversi a titolo gratuito per un periodo di due anni, che ora si sta valutando di portare a quattro.

Cosa trovano le Startup in Confindustria Udine? Lo scopo del Progetto startup – nato in seno alla Commissione Innovazione guidata dal vicepresidente Dino Feragotto – è quello di favorirne la crescita attraverso la contaminazione diretta con le industrie radicate sul territorio (senza sovrapporsi ma integrando l’azione dei Parchi tecnologici o di incubatori ed acceleratori). Ma i vantaggi non sono solo per le Startup. Le medie e grandi imprese possono a loro volta attingere a un serbatoio di talenti e idee nuove che stimolano l’innovazione.

Confindustria Udine, con Assolombarda, ha anche aderito a Innovup, l’associazione che rappresenta l’ecosistema italiano dell’innovazione e che racchiude i maggiori protagonisti sulla scena che operano in questo ambito tra associazioni, aziende e parchi scientifici e dove è presente nel direttivo con Cristina Mattiussi, indicata come rappresentante territoriale del Nordest.

“Oltre a proseguire l’attività di recruiting di nuove aziende – afferma Dino Feragotto -, in Confindustria Udine è stato impostato un percorso di mentoring. L’obbiettivo è quello di permettere un dialogo aperto tra gli imprenditori, al fine di ottenere uno scambio tra esperienze e trasmettere ai neo imprenditori “quello che non si trova sui libri” e che deriva dall’esperienza. A complemento del progetto di mentoring di Confindustria Udine sono state programmate giornate di matching tra aziende dedicate solo alle startup iscritte. A loro l’Associazione vuole offrire incontri mirati con le imprese del territorio e non, al fine di permettere lo sviluppo di relazioni reciproche”.

“Un ulteriore tema sviluppato nel progetto Startup – prosegue il vicepresidente – è la formazione, sia economico finanziaria, che di utilizzo degli strumenti di finanza agevolata. Nello specifico degli strumenti economico finanziari, la Commissione ha lavorato per realizzare una convenzione con una rete di professionisti per un potenziale supporto alle Startup più pronte sul tema del crowdfunding con ProCrowd: la rete di professionisti che offre i propri servizi su come approcciare efficacemente il crowdfounding a condizione di favore alle Startup iscritte a Confindustria Udine. Il crowdfunding potrebbe poi essere portato all’attenzione anche di Pmi innovative ed altre aziende associate. Questo sarà sicuramente uno dei temi di sviluppo del progetto nel primissimo futuro”.

“Ulteriori temi del Progetto startup – conclude Feragotto – sono in sviluppo con Friuli Innovazione, affinché il Parco scientifico, oltre ad essere incubatore di startup, diventi sempre più un acceleratore, proponendo servizi e attività di animazione più spinta, per esempio sostenendo la creazione di filiere di startup tematiche”.