Da 500 a 10mila euro alle imprese contro la crisi, pronto il piano Ristori Fvg

I Ristori in Fvg da marzo.

Gli importi variano a seconda delle categorie individuate con i codici Ateco. In genere, al commercio al dettaglio e commercio ambulante vanno 1000 euro; ad agenti e rappresentanti di commercio dell’alimentare e tessile vanno 500 euro; a fabbricazione e confezionamento legati all’abbigliamento vanno 700 euro. È il piano Ristori approvato dalla Regione Fvg che partirà dal prossimo 18 marzo.

“Il provvedimento ristori approvato in via preliminare dalla Giunta regionale tiene conto, per bar e ristoranti, delle diverse limitazioni attualmente imposte alle province di Udine e Gorizia rispetto a Pordenone e Trieste, differenziando gli importi. È evidente però che qualora il ministero della Salute decretasse la zona arancione per tutto il Friuli Venezia Giulia i ristori saranno adeguati per l’intero territorio regionale” ha commentato l’assessore regionale alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini.

Il provvedimento prevede l’attivazione di ulteriori contributi a favore degli operatori economici e può contare su una dotazione finanziaria di 21,4 milioni di euro. I beneficiari del contributo sono soggetti che, in conseguenza del perdurare della situazione pandemica e dei conseguenti provvedimenti di restrizione o chiusura delle attività, hanno subito una perdita del fatturato uguale o superiore al 20 per cento confrontando l’importo medio mensile del fatturato al 31 dicembre 2019 con l’importo medio mensile del fatturato al 31 dicembre 2020. I soggetti beneficiari devono avere sede legale o sede secondaria o unità locale in Friuli Venezia Giulia ed essere iscritti al registro delle imprese (tranne che per guide turistiche, bed and breakfast e maestri di sci, per i quali valgono le iscrizioni ai rispettivi albi o elenchi riconosciuti dalla Regione).

Gli importi variano a seconda delle categorie individuate con i codici Ateco. In genere, al commercio al dettaglio e commercio ambulante vanno 1000 euro; ad agenti e rappresentanti di commercio dell’alimentare e tessile vanno 500 euro; a fabbricazione e confezionamento legati all’abbigliamento vanno 700 euro, alla filiera eventi (congressi, matrimoni, cerimonie) vanno contributi tra 700 euro e 1400 euro. Alla filiera del trasporto persone, agenzie viaggio e guide vanno ristori di 700 euro o 4500 euro (l’importo massimo è per agenzie di viaggio e tour operator); per la filiera della pubblicità (che include ad esempio agenzie di pubblicità, servizi di marketing, traduzione e interpretariato) il taglio del contributo è di 700 euro.

Una maggiore specificazione è data alla filiera ho.re.ca (hotellerie-restaurant-café) a cui vanno ristori per importi variabili tra 1000 e 10mila euro. Viene introdotta una differenziazione negli importi per bar e ristoranti a seconda della fascia di rischio di appartenenza. I bar e ristoranti delle province di Udine e Gorizia avranno contributi pari a 2000 euro (bar) e 2500 euro (ristoranti), mentre quelli di Pordenone e Trieste di 1400 euro (bar) e 1800 euro (ristoranti). Qualora, come specificato da Bini, la regione venisse interamente classificata in zona arancione gli importi verranno uniformati.

I ristori più alti nel settore alberghiero sono attribuiti agli alberghi di montagna con una differenziazione in base alla capienza: 4500 euro per alberghi fino a 30 posti letto, 7000 euro per capienza da 31 a 60 posti letto e 10mila euro per capienza superiore ai 60 posti letto. Nel resto della regione, per le medesime fasce di capienza, i ristori riconosciuti agli alberghi sono rispettivamente di 2500 euro, 5000 euro e 8000 euro.

Infine, nel settore sportivo vengono ristorati con 1500 euro i gestori di palestre, piscine e i maestri di sci. Questi ultimi devono risultare iscritti all’albo del Collegio dei maestri di sci per l’anno 2021 e risultare in possesso di uno di questi requisiti: per i soci delle scuole di sci autorizzate avere conseguito un reddito superiore a 2500 euro (si fa riferimento al quadro RH della dichiarazione dei redditi 2020 per il 2019) o, per i professionisti individuali, essere in possesso di partita IVA nel 2020 e 2021.

Possono presentare domanda le imprese risultanti attive alla data del 23 febbraio 2020 e ancora attive alla data di presentazione della domanda a valere sulla linea contributiva. Le imprese stagionali possono presentare domanda anche se sono nel periodo di inattività. Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 8 del 18 marzo fino alle ore 20 del 29 marzo tramite il sistema Istanze on line a cui si accede dal link pubblicato sul sito istituzionale della Regione, dove si possono scaricare anche i moduli e trovare informazioni e approfondimenti su come compilare la richiesta.