Dalle prospettive per i giovani al digitale, in Carnia arriva il Piano di sviluppo: tavoli di lavoro al via da giugno

I tavoli di lavoro per lo sviluppo della Carnia.

È al via un progetto per la crescita dell’area montana che riunirà a breve 300 persone in 15 tavoli da cui emergeranno altrettante strategie dalle quali i sindaci dei 28 comuni della Carnia selezioneranno le idee più appropriate per redigere un Piano territoriale di sviluppo nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Il progetto “Carnia terra competitiva in Ue”, ideato un anno fa su mandato dell’Assemblea dei sindaci dalla Comunità di montagna della Carnia, è stato illustrato alla presenza dell’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini. “Mettere assieme sindaci, imprese, lavoratori, associazioni e cittadini che si rivolgono all’Europa, allo Stato, alla Regione per presentare i loro obiettivi è qualcosa di veramente importante – ha commentato Bini – e avrà una potenza straordinaria perché è un evento mai successo prima: la Carnia ha referenti stimati, dispone di un capitale ecologico-ambientale, economico, umano e sociale, storico-culturale d’eccellenza, ma ciò che le è mancato finora – è stata l’analisi dell’assessore – è la consapevolezza di questa forza e una condivisione degli obiettivi, ovvero esattamente quello che state dimostrando con questo progetto. La Regione, attraverso il governatore Massimiliano Fedriga, non solo condivide – ha concluso Bini – ma sostiene convintamente questo approccio: sfruttare le straordinarie opportunità che vengono dalle risorse messe in campo dalla programmazione europea 21-27 e dal Pnrr mettendo a sistema tutti gli attori del territorio consentirà sviluppo, opportunità e servizi non solo per la Carnia, ma per tutta la regione”.

Nell’illustrare il progetto, il presidente della Comunità di montagna della Carnia, Francesco Brollo, ha sottolineato l’innovatività dell’iniziativa, con cui “la Carnia diventa il primo territorio in Italia dove i confini di un ente come quello della Comunità di montagna coincidono con politiche di sviluppo, che si tradurranno in progetti concreti”.

Il progetto prevede la costituzione di 15 tavoli che vedranno tutti la partecipazione di 20 persone tra amministratori, rappresentanti delle associazioni di categoria, imprenditori, appartenenti al mondo dell’associazionismo o cittadini. Coordinati da Cramars, cooperativa per lo sviluppo sociale con sede a Tolmezzo, i tavoli si terranno a giugno su politiche giovanili e per la famiglia, cultura e reti associative, paesaggio, turismo, sport e tempo libero, economia agrosilvopastorale, infrastrutture fisiche e digitali, acqua ed energia, legno ed energie rinnovabili, imprese, ricerca e innovazione, lavoro e formazione, salute e assistenza, scuola e istruzione, servizi pubblici locali e di prossimità.