Ancora cattivi odori a Sant’Andrea, i residenti scrivono al Comune

Ekostandrez e Legambiente Gorizia inviano una nota urgente.

Ancora odori “molesti e insalubri” a Sant’Andrea a Gorizia. Dopo aver denunciato ancora nell’ottobre scorso la presenza nel quartiere goriziano di fumo nero e cattivi odori, il gruppo di cittadini riuniti sotto il nome di Ekostandrez e Legambiente Gorizia segnalano di nuovo la persistente problematica degli odori “molesti ed insalubri soprattutto durante le ore notturne e al mattino presto. È una situazione – chiariscono – che dura da almeno due anni e sta diventando insostenibile”.

Quello che i cittadini sentono sono “odori che si diffondono nel quartiere di Sant’Andrea, e non solo visto che a volte la puzza si sente anche a Campagnuzza e nel centro cittadino di Gorizia. Odori molto forti, simile a gomma bruciata, acre, misto a nafta e catrame. Certamente – denunciano –sono avvertiti maggiormente dalle persone che vivono in prossimità della zona industriale e anche se sono state fatte più segnalazioni con lettere firmate da parte dei cittadini, ancora né il Comune né l’Arpa hanno ufficialmente stabilito chi ne sia il responsabile e purtroppo non si conosce la provenienza”.

I cittadini di Sant’Andrea sono preoccupati anche per l’imminente installazione della nuova centrale termoelettrica a gas, ancora più a ridosso delle case. “Concorrerà – denunciano -, allo sviluppo di gas serra in contrasto con gli obiettivi prefissati per la lotta contro il cambiamento climatico”.

Sul gruppo Whatsapp di Ekostandrez in 10 mesi sono state raccolte 42 segnalazioni, alcune di esse sono state fatte servendosi del modulo di segnalazione odori presente nel sito del Comune, denominato “stink”. Molte altre segnalazioni sono state presentate anche attraverso il modulo di segnalazione odori messo a disposizione di Legambiente.

Per tali motivi Ekostandrez e Legambiente hanno inviato una nota urgente a Comune, Arpa per “sapere in tempi brevi cosa concretamente stanno facendo, visto che è un diritto dei cittadini respirare aria pulita. Inoltre al Consorzio industriale è stata fatta una richiesta per sapere se la centralina di monitoraggio esiste e che dati sta raccogliendo”.