Le iniziative del Cai Pordenone per il centenario.
Nel 2025 la sezione del CAI Pordenone celebra i 100 anni dalla sua fondazione e, per l’occasione, ha organizzato una serie di iniziative e eventi che animeranno il “Sentiero CAI in città” nel weekend dell’11 e 12 ottobre, trasformando la città in un vero e proprio laboratorio della montagna.
“La volontà è stata, ed è, quella di far diventare questo anniversario un’occasione concreta per dimostrare come il rispetto per le montagne e l’ambiente possa trasformarsi in un momento di confronto sulla storia del territorio”, spiega la vicepresidente Francesca Infurnari. “Attraverso il progetto 100 anni di montagne. Per un futuro sostenibile vogliamo sviluppare due direttrici: da un lato l’esplorazione del legame tra uomo e natura e la conseguente tutela dell’ambiente; dall’altro il rapporto tra i giovani e la montagna”.
I progetti portati avanti.
Nei primi nove mesi dell’anno, queste direttrici hanno trovato concretezza in numerose iniziative rivolte non solo ai soci del Club Alpino, ma all’intera cittadinanza. Tra queste, il progetto “Sentiero cinema” e le mostre diffuse che hanno permesso di approfondire diversi aspetti della montagna, tra cui Hidden Worlds – Mondi nascosti di Robbie Shone, le cui fotografie saranno proiettate nel Teatro Urbano di Piazza della Motta.
Il rapporto con i giovani è stato sviluppato attraverso due PCTO con il Liceo Artistico “Galvani” di Cordenons e una classe quinta dell’Istituto Tecnico Kennedy, con lezioni naturalistiche, escursioni e residenze al rifugio Pordenone. Quest’esperienza è stata condivisa anche da una
Numerose anche le attività in montagna: ad agosto, 44 soci del CAI Pordenone hanno raggiunto il rifugio Quintino Sella e la vetta del Monviso, montagna simbolo del CAI, dove il vicepresidente generale Giacomo Benedetti ha celebrato il centenario presso le Sorgenti del Po. Il 7 settembre a Piancavallo è stato inaugurato un nuovo percorso escursionistico realizzato dai sentieristi, con la collaborazione della sezione ANA di Pordenone, anch’essa al centenario.
Il Sentiero Cai in città.
Un altro passo significativo è stata la realizzazione del “Sentiero CAI in città”, reso particolare
grazie ai segnavia che ricalcano l’iconica segnaletica bianco-rossa utilizzata dal Club Alpino
Italiano per i sentieri di montagna, nel tentativo di avvicinare, anche visivamente, la montagna
alla pianura.
Un percorso urbano di circa 11 km che si snoda tra luoghi storici, parchi e tratti del fiume Noncello, arricchito da totem/pannelli informativi in cui vengono descritti flora e fauna
dei luoghi. Questo tracciato, proposto nell’ambito del Contratto di fiume Noncello, rappresenta
un’opportunità di sinergia con le altre realtà coinvolte e CAI Pordenone confida possa diventare
uno spazio di iniziative e incontro per la comunità.
Le nuove iniziative per l’11 e il 12 ottobre.
Sarà proprio il “Sentiero CAI in città” il protagonista del weekend dell’11 e del 12 ottobre
con l’evento dal titolo “IL CAI PORDENONE PORTA LA MONTAGNA IN CITTÀ”, una sorta di
festival che offrirà un’esperienza immersiva volta ad avvicinare il pubblico alla montagna in
modo coinvolgente e interattivo.
Lungo il sentiero, che si snoda attraverso i Parchi cittadini, ci saranno numerose stazioni e punti di
incontro, resi riconoscibili da gazebo e cartelloni, dove i volontari del CAI – a partire dalle 10
del mattino per proseguire fino alle 17 – daranno luogo a momenti di “animazione”, integrando
attività educative e ludiche, coinvolgendo i partecipanti per favorire la sensibilizzazione sul rapporto tra natura e città e rendendo l’esperienza della sua percorrenza accessibile e interessante per persone di tutte le età.
L’escursione urbana.
Il percorso parte dalla Stazione Ferroviaria di Pordenone, con una stele dedicata a Pia Baschiera, madrina del primo Rifugio Pordenone, e arriva in Piazza del Cristo, sede del CAI Pordenone, che fungerà da info point. Lungo il tragitto, nei parchi cittadini, volontari e accompagnatori proporranno attività pratiche e ludiche, trekking guidati, passeggiate naturalistiche, bagni di foresta, laboratori per bambini e letture animate, con attenzione speciale ai più piccoli.
Tra le tappe principali ci sono il Parco del Seminario, con dimostrazioni sulla manutenzione dei sentieri e accompagnamento da parte di esperti naturalisti, il Quartiere Torre e le Terme Romane, con passeggiate storico-culturali, e il Parco San Valentino, dove l’Unione Speleologica Pordenonese e l’Alpinismo Giovanile proporranno attività interattive come ponti tibetani, ferrate e percorsi nelle grotte. Per i bambini sono previsti anche laboratori creativi e letture animate con il Gruppo Biblioteca CAI Pordenone.
Il sentiero include inoltre una parete di arrampicata con istruttori della Scuola di Alpinismo Val Montanaia e del Soccorso Alpino e Speleologico, e l’Info Point in sede CAI ospiterà la mostra “1 HUNDRED CAI”, con oggetti di design e tavole di studio di bivacco alpino realizzate dagli studenti del Liceo Artistico Galvani.
Gli spettacoli a tema ecologico.
Durante il weekend, saranno anche organizzati due eventi-spettacolo: sabato 11 ottobre, alle 18.00 all’Auditorium dell’Istituto Vendramini, andrà in scena in anteprima nazionale “L’Eco”, spettacolo rivolto ai giovani con Sara Segantin e Carlotta Sarina, volto a sensibilizzare sui temi ecologici. Domenica 12 ottobre, alle 18.00 all’Auditorium della Regione, il talk “NON PIÙ OLTRE – Il contrasto alla crisi climatica tra scienza e divulgazione” vedrà la partecipazione di Federico Taddia, Serena Giacomin, Luca Calzolari e Roberto Mantovani, per riflettere sulla crisi climatica e sul suo impatto nel presente.
“Il programma di questo centenario – ha commentato l’assessore comunale Alberto Parigi -, è stato costruito con grande intelligenza, rivolgendosi non soltanto agli appassionati di montagna o agli addetti ai lavori, ma all’intera cittadinanza. L’obiettivo è portare la montagna in città per far sì che i cittadini possano poi avvicinarsi alle terre alte con maggiore consapevolezza e rispetto. Particolarmente apprezzabile è il coinvolgimento dei giovani, degli studenti e delle associazioni del territorio: il CAI ha saputo fare rete e creare sinergie virtuose”.