A Remanzacco 90 volontari per un’esercitazione sul terremoto.
Una poderosa macchina organizzativa si è messa in moto a Remanzacco, coinvolgendo quasi un centinaio di volontari, enti e istituzioni facenti parte del Distretto delle Valli del Natisone, per simulare un’emergenza purtroppo possibile in Friuli: una scossa di terremoto.
La visione istituzionale: vitalità e memoria
L’esercitazione, che ha coinvolto 12 comuni, è stata un banco di prova fondamentale per l’area. Il vicesindaco di Remanzacco Dario Angeli ha spiegato: “L’esercitazione rientra nel programma annuale del Distretto, che coinvolge dodici comuni delle Valli del Natisone. Quest’anno è toccato a noi, con un tema legato ai cinquant’anni dal terremoto che commemoreremo nel 2026″.
Il sindaco Daniela Briz ha riepilogato l’esperienza operativa: “L’esercitazione è stata una vera palestra operativa. Abbiamo attivato il Centro Operativo Comunale e coinvolto circa novanta volontari della Protezione Civile, con la partecipazione di Croce Rossa, Radioamatori, Vigili del fuoco, Polizia locale, unità cinofile, tecnici NetPro per la verifica degli edifici, militari della Caserma S. Lesa di Remanzacco per l’allestimento di una cucina da campo”.
“È stato un momento di confronto anche per i sindaci del distretto, utile a evidenziare le criticità e a valutare la solidità del nostro piano comunale di emergenza. Ringrazio tutti i volontari intervenuti con i loro coordinatori e Paolo Grosso, coordinatore del distretto Valli del Natisone”. Il sindaco ha anche ricordato che la simulazione è stata dedicata alla memoria di Elena Lo Duca, volontaria della Protezione Civile e coordinatrice della squadra di Prepotto, “che ha perso la vita proprio mentre era impegnata nelle operazioni di spegnimento di uno degli incendi che stavano devastando alcune zone della nostra regione”.
Scenario operativo e risultati pratici
A lanciare l’allarme simulato è stata la PC di Palmanova, innescando la macchina operativa con segnalazioni di edifici instabili, allestimento del campo tende, gestione punti di raccolta ed evacuazione.
Enrico Del Favero, coordinatore della Protezione Civile di Remanzacco, ha dettagliato le attività: “Abbiamo operato in tutte le frazioni, simulando la ricerca di dispersi e l’accoglienza di sfollati. Sono stati coinvolti 90, 37 e 50 volontari su tre giornate, 15 i mezzi operativi movimentati (ringrazio in particolare il Comune di Tavagnacco per il supporto logistico). È stata un’esperienza nuova: dopo nove anni di attività e due da coordinatore, ho potuto toccare con mano la complessità della gestione del COC, che richiede sangue freddo e capacità di delega. Abbiamo commesso piccoli errori, ma è proprio questo il senso dell’esercitazione: imparare e migliorare”.
Integrazione con il Master in logistica della sicurezza
L’esercitazione ha rappresentato anche un’occasione formativa cruciale per i corsisti del Master in logistica della sicurezza ed emergenza del Centro Alti Studi Difesa di Roma, tra cui la giovane concittadina Francesca Ranocchi.
Il colonnello Alessandro Tassi, già comandante della caserma Lesa e oggi docente del master, ha evidenziato il valore dell’iniziativa: “Remanzacco è stata una delle tappe del nostro percorso, che ha già toccato il Lago Maggiore e la Sicilia. I corsisti hanno lavorato in gruppi, analizzato i piani comunali e redatto un vademecum che sarà presentato il 24 ottobre a Roma e alla Protezione Civile nazionale”.
“Il Friuli Venezia Giulia ha una tradizione riconosciuta a livello nazionale, ma c’è sempre margine di miglioramento. A Remanzacco – ha concluso -, abbiamo suggerito di sviluppare ulteriormente il censimento delle persone senza rete familiare, integrando i dati con sistemi informatici aggiornabili”. La prossima edizione del master sarà inaugurata il 30 gennaio 2026 proprio a Palmanova.




