Il Malignani di San Giovanni a rischio, il Comune chiede una deroga

La sede del Malignani a San Giovanni

Per le succursali servono 70 studenti, ma sono presenti solo 51.

Rischia di chiudere la sede di San Giovanni al Natisone dell’Istituto Malignani. Lo scorso maggio, infatti, la Giunta regionale ha approvato le nuove linee di indirizzo per il dimensionamento della rete scolastica e la programmazione dell’offerta formativa per il triennio 2020-2023. 

In questo documento, si precisa che le sedi esterne possono esistere solo in presenza di almeno 100 alunni, o 70 qualora ci si trovi in un’area con specificità etnico-linguistiche. Nella succursale – che ospita il corso di “Tecnologie del legno” e l’istituto professionale per arredo e interni – sono però presenti appena 51 ragazzi. 

La direzione centrale del celebre istituto udinese ha espresso la volontà di chiedere una deroga alla normativa regionale, con il supporto anche dell’amministrazione comunale. Il comune, infatti, rientra nella delimitazione territoriale di tutela della minoranza linguistica friulana, ai sensi della legge 482 del 1999, e proprio questa via sarà percorsa per cercare di salvare la distaccata.

I due percorsi di studi qui presenti sono entrati a far parte dell’Isis Malignani nel 2013, su diretta richiesta del territorio. La maggior parte degli iscritti, infatti, proviene dalla zona. Il percorso di formazione, però, è ancora in corso di sviluppo e non ha consentito di formare una classe di triennio. Il confronto con la realtà imprenditoriale del territorio, comunque, conferma l’opportunità che il percorso diventi effettivo nei prossimi anni.