Calciomercato Udinese poco elettrizzante: dominano gli scambi col Watford

Il calciomercato dell’Udinese.

Pochi giorni fa è andato in archivio un calciomercato che, giocoforza, è stato fortemente condizionato dall’avvento della pandemia. Al di là del fattore temporale, con lo “stop” alle trattative avvenuto il 5 ottobre, un unicum in tal senso, le stesse sono state condizionate da una minor capacità di spesa da parte di tutte le società: anche il mondo del calcio, così come qualsiasi altro comparto industriale, è stato costretto a fare i conti con l’attuale situazione economica.

I movimenti da capogiro degli scorsi anni, quindi, sono venuti meno. Ed anche l’Udinese, in tal senso, ha dovuto fare di necessità virtù, anche se già negli ultimi anni, complice il maggior impegno economico nel Watford della ricchissima Premier League, i Pozzo sono sempre stati molto parsimoniosi, facendo venir meno quella progettualità dei tempi di Spalletti o, più recentemente, di Guidolin.

Due cessioni dal sapore differente: Fofana e Teodorczyk

La cessione più pesante è stata, senza alcun dubbio, quella di Fofana, uno dei migliori elementi delle ultime annate di una Udinese tutt’altro che entusiasmante. Stupisce, semmai, che l’ivoriano sia approdato in un club non di primo piano del campionato transalpino come il Lens, che per accaparrarselo, tuttavia, ha staccato un assegno di quasi 9 milioni.

Tutte le altre uscite, di fatto, sono state di secondo piano. Sull’asse Udine-Londra, infatti, si sono sviluppati alcuni scambi di prestiti mirati a migliorare la rosa dei bianconeri e consentire al Watford, retrocesso lo scorso anno in Championship, di poter restare comunque competitivo per le posizioni di vertice della cadetteria inglese.

Il grado di competitività delle due squadre è testimoniato dalle quote degli operatori del betting, come quelli recensiti su casinoonlineaams.com, in grado di offrire diverse opportunità di svago oltre ai pronostici calcistici: al momento, sia i friulani che i londinesi sembrano disporre di una rosa in grado di centrare l’obiettivo.

A cercare di riportare immediatamente gli Hornets in Premier League saranno quattro calciatori che lo scorso anno erano alle dipendenze di Gotti: Troost-Ekong, Sierralta, Perica e Sema. Oltre a questi, va registrato il ritorno in Belgio di Teodorczyk, che approda al Charleroi dopo due stagioni ad Udine dove, quelle rare volte che è stata chiamato in causa, non ha lasciato il segno: difficilmente verrà rimpianto dai tifosi friulani.

Pereyra e Deulofeu: i “colpacci” last minute dal Watford

Il capitolo acquisti non può prendere spunto del summenzionato asse “Udine-Londra”. Se quattro calciatori hanno salutato il Friuliper approdare Oltremanica, il percorso inverso, sempre con la formula del prestito, è stato compiuto da altri tre calciatori: Pussetto, Pereyra e Deulofeu. Per Pussetto e Pereyra si tratta di un ritorno in terra friulana, mentre lo spagnolo, dopo essersi imposto in Premier con la maglia degli Hornets, torna in Italia a distanza di qualche anno dalla positiva esperienza in maglia rossonera.

Quest’ultimo, a patto che abbia pienamente recuperato dall’infortunio accusato nel finale della passata stagione, potrebbe essere particolarmente d’aiuto per far vivere ai tifosi bianconeri una stagione meno sofferente, anche se l’avvio di stagione (3 sconfitte, 0 punti, 4 gol subiti, 0 gol realizzati) non lascia dormire sonni tranquilli agli stessi.

Il buon Rodrigo De Paul, apparso spesso una sorta di “predicatore” nel deserto durante la scorsa stagione, avrà la possibilità finalmente di poter dialogare con un altro calciatore che da del “tu” al pallone. Fondamentale, inoltre, l’apporto che saprà dare Pereyra in termini di esperienza ed inserimenti in zona offensiva: il suo approdo in Friuli, rende certamente meno amaro l’addio di Fofana. Interessante anche l’arrivo di Bonifazi, difensore centrale che da diversi anni sembra in predicato di esplodere, che giunge in prestito dalla SPAL.

Il maggiore esborso economico è stato compiuto per acquisire, a titolo definitivo, Makongo dal Nizza, sbarcato a Udine per una cifra di poco inferiore ai 4 milioni. Reduce da annate deludenti al Nizza, che lo scorso anno lo ha spedito a Tolosa in Ligue 2, il centrocampista francese era considerato una sorta di “enfant prodige” delle nazionali giovanili transalpine. Aspettative, però, fin qui disattese. E Udine, in tal senso, può rappresentare l’ambiente ideale per lanciarlo ad alti livelli.