Scontri dopo la gara di play out, Daspo per i tifosi della Triestina

Daspo per i tifosi della Triestina per gli scontri dopo il match con il San Giuliano.

Il Questore della Provincia di Monza e della Brianza ha disposto 10 Daspo, della durata da uno a otto anni, nei confronti di dieci tifosi, appartenenti alle tifoserie “Aurora Pro Patria” e “U.S. Triestina 1918”, che in occasione dell’incontro “F.C. San Giuliano City – U.S. Triestina 1918”, valevole i play out di ritorno del campionato di calcio di Serie C – Girone A, del 13 maggio scorso, al termine della gara si sono resi protagonisti di comportamenti intemperanti.

In quella occasione si è visto di tutto allo stadio comunale “Ferruccio” di Seregno nel primo pomeriggio del 13 maggio scorso, quando i tifosi delle squadre di calcio “F.C. Sangiuliano City – U.S. Triestina 1918” – che giocavano i play out di ritorno della Serie C – Girone A – si sono presentati allo stadio con la chiara intenzione di “dare spettacolo”.

Petardi e fumogeni.

Accensione di petardi, fumogeni e artifizi pirotecnici, accompagnati da insulti e cori, sono stati il benvenuto che, all’interno e all’esterno dello stadio, hanno riservato alla tifoseria rivale, che ha risposto con uguale violenza, caratterizzando le fasi iniziali dell’evento in programma, assai importante in quanto decisivo per la permanenza in Serie C di una delle due squadre.

L’accensione di fumogeni e lo scambio di invettive, insulti e minacce con cinture e aste è proseguito per tutto l’incontro che si è concluso con la vittoria della Triestina e ha visto una delle tifoserie rendersi responsabile del tentativo di scatenare una vera e propria rissa quando, al termine dell’incontro per festeggiare la vittoria, ha dato vita ad episodi di scavalcamento delle balaustre e invasione di campo per poi concludere con il tentativo di aggirare lo schieramento delle Forze dell’Ordine e trovare lo scontro frontale, tanto cercato, con i “rivali”.

Una vera e propria “manovra di attacco” che è stata bloccata solo dall’intervento tempestivo del personale in servizio che ha dovuto effettuare varie cariche di “alleggerimento” abbinate al lancio di lacrimogeni intervenendo su due fronti, dato che i tifosi della squadra del San Giuliano City, attirati dalla situazione, si erano immediatamente incamminati con l’intento di accettare la sfida ed affrontare i rivali.

A tutto questo va aggiunto che gli ultras della Triestina non erano soli, ma supportati da quelli dell’Aurora Pro Patria 1919, società calcistica con loro gemellata, che erano giunti numerosi, dalla provincia di Varese, per dare supporto e che hanno partecipato ad ogni intemperanza e atto vandalico.

Dieci di provvedimenti Daspo.

A seguito di tali fatti gli Agenti della Digos e dell’Ufficio Polizia Anticrimine della Questura di Monza e della Brianza iniziavano mirati ed immediati accertamenti finalizzati alla individuazione delle persone coinvolte nelle violenze. Attraverso, quindi, un’attività info-investigativa che ha coinvolto anche le Squadre Tifoserie delle Divisioni Digos delle Questure di Varese e Trieste, si è giunti all’identificazione dei tifosi facinorosi.

In particolare sono stati emessi dal Questore della provincia di Monza e della Brianza, 10 Daspo, 6 nei confronti dei supporter della squadra gemellata con la U.S. Triestina “Aurora Pro Patria 1919“, 1 della durata di 8 anni, 1 della durata di 6 anni, 1 della durata di 3 anni, 2 per la durata di 2 anni, 1 per la durata di 1 anno e a carico dei 4 tifosi triestini, 2 della durata di 7 anni, 1 della durata di 5 anni e 1 della durata di 3 anni.

I tifosi colpiti dai provvedimenti amministrativi hanno un’età compresa tra i 22 e i 52 anni, residenti tra la Provincia di Varese e la Provincia di Trieste, nonché sei di essi recidivi in quanto già colpiti da provvedimenti Da.Spo. per fatti specifici avvenuti in altre manifestazioni sportive o con precedenti di penali o di polizia.

L’adozione dei provvedimenti è stata presa valutando anche i precedenti specifici dei soggetti e sul comportamento tenuto il giorno dell’evento sportivo, considerando altresì il fatto che quasi tutte le persone identificate erano già state destinatarie di uno o più provvedimenti di Daspo; nei loro confronti è stata applicata l’aggravante della recidiva, con conseguente imposizione dell’obbligo di presentazione alla PG in occasione delle partite che la loro “squadra del cuore” giocherà nei prossimi anni.